PIETRASANTA. Torna un grande classico e di un titolo da sempre amato e atteso dal pubblico del Festival la Versiliana: La Vedova Allegra operetta di Franz Léhar su libretto di Victor Léo e Leo Stein – adattamento della Compagnia Italiana di Operette prima esecuzione Theatre an der Wien di Vienna il 30 dicembre 1905.

L’operetta più famosa del mondo nella fantastica messa in scena della Compagnia Italiana di Operette (Produttori esecutivi Claudio Corucci – Maurizio Bogliolo) al Teatro La Versiliana lunedì 13 agosto alle 21,30.
La regia è di Umberto Scida, i costumi sono di Eugenio Girardi, le scene Pasquale Di Iorio, le coreografie di Monica Emmi, le luci di Eros Ricci, fonica Massimo di Bacco. Dirige l’orchestra Orlando Pulin

 Nel Cartellone del 33° Festival La Versiliana di Marina di Pietrasanta, firmato da Luca Lazzareschi non poteva mancare La Vedova Allegra. Un allestimento frizzante della Compagnia Italiana di Operette che vede protagonisti Umberto Scida nel ruolo di Njegus, Elena d’Angelo nei panni di Anna Glavari, Armando Carini che interpreterà il Barone Zeta. E ancora: Camilla Corsi, Valancienne; Francesco Tuppo, conte Danilo Danilovich, Massimiliano Costantino, Rossillon; Gianvito Pascale, Conte Kromoff; Monica Emmi, Olga Kromoff; Cristina Chiaffoni, Contessa Bogdanovich; Francesco Giuffrida, Conte Bogdanovich; Alessandro Lori, Cascada.

 La Vedova Allegra di Franz Léhar su libretto di Victor Léo e Leo Stein, tratta la storia in cui il  Barone Zeta, Ambasciatore del Pontevedro a Parigi, riceve un ordine tassativo dal proprio governo: la signora Anna Glavari, giovane vedova del banchiere di corte, deve a tutti i costi risposarsi con un compatriota. Infatti se dovesse passare a seconde nozze con uno straniero, il suo capitale, valutato 100 milioni di dollari, abbandonerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e, per la “Cara Patria”, sarebbe la rovina economica. Il Barone Zeta, coadiuvato da Niugus (cancelliere un po’ pasticcione), tenta di convincere il Conte Danilo Danilowich, segretario all’Ambasciata di Parigi, a sposare la ricca vedova.

Danilo però non ne vuole sapere perché, fra lui ed Anna c’è già stato del “tenero” prima che lei sposasse il banchiere Glavari; ed ora Danilo, ferito nell’orgoglio, non vuole assolutamente ammettere di essere ancora innamorato di Anna.
Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per ingelosirlo.
Durante una festa che Anna organizza nella sua villa, sia per vedere le reazioni di Danilo e sia per salvare l’onore della moglie del barone Zeta, ella dichiara a tutti gli invitati che intende sposare un francese: il sig. Camillo De Rossillon. Danilo furioso abbandona la festa.
Tutto sembra perduto, ma Niegus, più per caso che per merito, riesce a sciogliere l’equivoco e a far confessare ad Anna e Danilo il loro amore reciproco.

 

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