Foto Simone Pierotti

dal nostro inviato

TERRACINA. Si è laureato capocannoniere del massimo campionato di beach soccer, ancora una volta. Ha vinto la Coppa Italia nello stadio di casa e anche in quella circostanza aveva segnato più di tutti. Poi, arrivato a Terracina per i playoff, ha gonfiato la rete in tutti gli incontri, anche nella finalissima. Ma non è bastato per vincere lo scudetto, che avrebbe coronato una stagione incredibile. Eppure Gabriele Gori non sembra avere troppi rimpianti.

“Siamo arrivati stremati a queste finali. Abbiamo dato il massimo nelle prime due partite, credo che la tensione ci abbia giocato un brutto scherzo.” E, nel suo caso particolare, l’infortunio al piede sinistro ha ulteriormente peggiorato la situazione.

Dopo l’iniziale vantaggio firmato da Ramacciotti i bianconeri, forse traditi dall’emozione, non sono più riusciti ad imbastire azioni offensive degne di questo nome. “Non era facile mantenere il vantaggio e, una volta subito il gol, il pubblico si è esaltato ed ha sostenuto il Terracina per tutta la partita.”

Dopo tre stagioni con la maglia del Viareggio Beach Soccer il bomber della Nazionale ha totalizzato 80 reti: manca poco per arrivare a quota 100. Ma, intanto, c’è da realizzare il sogno tricolore. “Di questa stagione rimarrà l’amarezza per la finale persa, ma anche la gioia per la vittoria della Coppa Italia.

“Ripartiamo dalla reazione che c’è stata nel terzo tempo. Questa volta è stata tardiva, ma noi tiriamo sempre fuori la grinta nei momenti difficili. Siamo così, siamo matti da legare: questo è il Viareggio Beach Soccer.”

Simone Pierotti

Ascolta l’intervista a Gabriele Gori

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