dal nostro inviato
TERRACINA. Piange Simone Marinai. Piange nonostante gli applausi, le pacche sulle spalle e i cori dei compagni di squadra, primo tra tutti quell’istrionico di Giacomo Valenti. Piange nonostante il riconoscimento di miglior giocatore della Serie A, un premio individuale che lui, capitano del Viareggio Beach Soccer sconfitto nella finale scudetto di Terracina, avrebbe barattato volentieri con lo scudetto.
“Sicuramente oggi abbiamo pagato un po’ di inesperienza: non siamo abituati a queste partite ad alto livello, ci sta di perdere una finale del genere contro Terracina, una squadra che può vantare i più forti giocatori al mondo.”
Non può certo essere una scusante, ma l’infortunio occorso a Gabriele Gori nel corso del primo tempo ha condizionato negativamente l’andamento della gara per i colori bianconeri. “Vero è che in squadra abbiamo tanti elementi in grado di andare a rete con facilità, ma è anche vero che un attaccante come Gabriele, capocannoniere nelle ultime due stagioni, non si regala così facilmente ad avversari di questo calibro.”
Quando si tratta di tracciare il bilancio della stagione appena conclusa, Marinai non sembra nutrire il minimo dubbio: “C’è la delusione per questa finale scudetto, non c’è dubbio”, dice Marinai, ancora con gli occhi umidi. “Però rimane la soddisfazione per la vittoria della Coppa Italia, un traguardo raggiunto da un gruppo di amici che in due anni è diventato progressivamente una squadra competitiva.
“Il prossimo anno lotteremo su tre fronti: ci sarà anche la Supercoppa Italiana da conquistare e per noi sarà uno stimolo in più.”
Simone Pierotti
Ascolta l’intervista a Simone Marinai