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dal nostro inviato

EMPOLI. “Mi auguro che il vero Viareggio sappia far meglio di quanto offerto nel secondo tempo. Quello è il vero obiettivo”. Eccola, la risposta di Stefano Cuoghi, allenatore del Viareggio, alla domanda che sorge spontanea dopo il 2-2 delle zebre contro il Pontedera: qual è il vero Viareggio? Quello che nel primo tempo concede due reti all’avversario e rimane pure in inferiorità numerica, o quello che nella ripresa tira fuori l’orgoglio e va addirittura a sfiorare il successo?

Mister Cuoghi avrà a disposizione ancora una settimana per scoprirlo, in vista dell’esordio in campionato ai Pini contro la Paganese. “Dobbiamo essere più brillanti e coraggiosi: non c’è bisogno di prendere degli schiaffi per poi reagire, dobbiamo essere noi i primi a darli.

“Non esiste, poi, che una squadra sia scarsa nel primo tempo e poi si trasformi in un gruppo di fenomeni nella ripresa: è evidente che ci sono dei blocchi mentali che potranno essere superati con più autostima e serenità.”

Rispetto alla sconfitta con il Gavorrano, che sarà con ogni probabilità rovesciata con una vittoria a tavolino in favore delle zebre, Cuoghi vede comunque dei passi in avanti: “Siamo stati più ordinati in fase difensiva, almeno nei primi 20 minuti. Nel secondo tempo siamo stati più aggressivi, non abbiamo avuto paura di rischiare e di pressare alto.

“Nella ripresa abbiamo, di fatto, giocato con un centrocampo a due. Maltese è stato stratosferico, ma anche Pizza e Guerra hanno giocato davvero bene. E poi vorrei citare Perinelli, questo ragazzo classe ’95 che ha fatto la sua parte con grandissima dignità.”

E la coppia d’attacco formata da De Vena e Magnaghi? “Nel primo tempo non mi sono piaciuti, nella ripresa sono andati bene. Hanno delle grandi potenzialità.”

Chiusura sul mercato. “Parlo sempre di mercato con mia moglie, quando dobbiamo andare a comprare le pesche o altro”, scherza Cuoghi, che poi torna a fare sul serio. “Abbiamo ancora cinque giorni a disposizione, ma vorrei sottolineare che l’obiettivo della società non è comprare giocatori per il gusto di spendere soldi.

“La dirigenza sta lavorando in perfetto accordo: abbiamo le nostre esigenze di budget, se riusciamo a portare a casa dei nuovi acquisti seguendo quelli che sono i dettami della società è certamente un bene. Ma, ripeto, non verranno presi dei giocatori solo per il gusto di farlo.

“Se arriverà qualcuno sarà solo nell’interesse di migliorare la nostra rosa e di renderla più numerosa.”

Simone Pierotti

Ascolta l’intervista a Stefano Cuoghi

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