VERSILIA. Il 21 settembre  si apre il processo in cui i responsabili di TEV-VEOLIA devono rispondere di fronte al tribunale di Viareggio del danno ambientale provocato dall’inquinamento delle acque del torrente Baccatoio che scorre accanto all’inceneritore di Falascaia. La Rete Ambientale della Versilia fa sentire la propria voce alla vigilia del processo.

“I fatti all’origine dell’attuale procedimento risalgono ad alcuni anni fa: i responsabili e le maestranze di VEOLIA, a fronte della riscontrata insufficienza dell’impianto di depurazione delle acque di cui l’inceneritore era dotato, anziché perseguire la strada dell’adeguamento impiantistico e della sua messa a norma, hanno risolto il problema sversando le acque provenienti dai cicli di lavaggio e raffreddamento dell’inceneritore direttamente nel prospiciente torrente.

Soluzione semplice, non c’è che dire… ma il rilascio nel torrente Baccatoio di ingenti quantità di inquinanti (tra cui diossine) ha provocato un enorme danno ambientale le cui conseguenze saranno riscontrabili negli anni e la cui bonifica impegnerà risorse economiche e umane difficili da quantificare ma sicuramente ingenti.

Tracce di Diossina sono state misurate anche alla foce del fiume Motrone dove il torrente Baccatoio confluisce.

La denuncia al magistrato di questa pratica illecita fu fatta da un gruppo di cittadini e fu all’origine del provvedimento di sequestro dell’inceneritore imposto dalla magistratura in data 7 luglio 2010.

Il processo che sta per celebrarsi  è l’ennesima conferma del modo scellerato con cui VEOLIA ha gestito i suoi impianti.

Si è concluso da poco tempo e con un osceno patteggiamento il processo relativo alle abnormi emissioni di CO (monossido di carbonio). Si è trattato a nostro giudizio di un patteggiamento indegno in quanto ha permesso ai dirigenti VEOLIA di affrancarsi con circa 4.000 euro da ogni preoccupazione derivante dalla pratica, reiterata negli anni, di mascherare le insufficienze impiantistiche e i conseguenti sforamenti delle emissioni (e tutti sanno non solo di CO) mediante la manomissione del sistema di registrazione delle emissioni stesse.

Altri capitoli poco edificanti delle malefatte TEV-VEOLIA possono essere citati a testimonianza della gestione quanto mai disinvolta organizzata dal Gestore.

Che dire, ad esempio, delle vessazioni subite in termini tariffari con appropriazioni indebite dei soldi dei cittadini della Versilia e sui cui i nostri amministratori tardano ancora a procedere sulla via del contenzioso risarcitorio?

Che dire delle deficienze gestionali ed impiantistiche riscontrate negli anni e della mancata applicazione delle penali specificatamente previste dal contratto di gestione?

Una morale forte è comunque ricavabile da tutta questa storia: l’azione organizzata dei cittadini può essere molto forte come dimostra quanto avvenuto nel corso degli anni.

E’ per questo che come Rete Ambientale della Versilia invitiamo caldamente le Amministrazioni Comunali, Provinciale e Regionale a costituirsi parte civile nel processo che si aprirà  sui fatti relativi all’inquinamento del torrente Baccatoio.

Si invita anche la società GAIA S.p.A., citata nel procedimento come parte lesa, a costituirsi nel procedimento contro VEOLIA.

Un invito particolare viene rivolto al CAV, affinché, oltre che a presentarsi come parte lesa al processo di cui sopra, apra col gestore VEOLIA quei contenziosi su tariffe e impianti che da anni ci attendiamo”.

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