PIETRASANTA. Massimo Mallegni ex sindaco di Pietrasanta denuncia l’attuale primo cittadino Domenico Lombardi.

“Sono anni che subisco in termini generali vessazioni di vario tipo – scrive Mallegni in una lettera indirizzata al suo avvocato – e ritengo doveroso onde salvaguardare la mia onorabilità e quella della mia Azienda, di predisporre gli atti necessari e conseguentemente presentare  querela all’Autorità Giudiziaria”.
Tutto questo pare essere scaturito da un articolo uscito sul quotidiano “La Nazione” il 29 agosto, in cui l’ex sindaco accusava gli uffici comunali di lungaggini burocratiche che avrebbero fatto infuriare Mallegni tanto da scrivere una lunga lettera sul “clima”.
“Gli effetti climatici condizionano i nostri consumi e le nostre scelte il “clima”  condiziona le decisioni, gli atteggiamenti, le paure, i sorrisi. Le persone (i dipendenti comunali) si sentono sempre sotto esame e talvolta sotto accusa, ogni errore viene amplificato ed ogni fatto positivo ignorato. In questi ambienti si riesce a dialogare soltanto con il “retro pensiero acceso”, con la preoccupazione che l’altro dica o faccia cose per verificare la tua attendibilità o talvolta la tua fedeltà”.
La risposta dell’amministrazione comunale pietrasantina dopo lo sfogo di Mallegni è arrivata repentina.

“Il signor Massimo Mallegni si è presentato presso gli uffici comunali per perorare una causa del tutto personale, richiedendo una procedura particolare rispetto a quanto gli uffici stessi svolgono nel pieno rispetto dei tempi e della legge quotidianamente per tutti i cittadini. Riteniamo che il clima di “paura” si instauri proprio quando si assiste a certi show fuori e dentro i corridoi degli uffici, imputando ai dipendenti atteggiamenti che non hanno mai manifestato con nessuno”.

L’Amministrazione Comunale faceva quindi riferimento ad una richiesta di favoritismi da parte di Mallegni  per un atto amministrativo.

“Si tratta di una fantomatica richiesta di favoritismi – replica l’ex sindaco – e presente nello stesso ufficio, impegnato con un altro funzionario, un testimone, oltre all’Arch. Cosci, ha ascoltato la mia conversazione ed è pronto a testimoniare che il Sottoscritto non ha chiesto alcun “Favoritismo”.
Quanto sopra a prescindere dalla violazione del segreto di ufficio, che dovrebbe imporre ai pubblici funzionari di mantenere riservato tutto ciò che attenga al proprio lavoro all’interno dell’ente”.

 

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Domenico Lombardi massimo mallegni pietrasanta querela

ultimo aggiornamento: 01-09-2012


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