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VIAREGGIO. “In vista delle ultime dichiarazioni di Mannino, sulla questione della permanenza dei nuclei familiari negli alberghi e nelle pensioni, noi di Unione Inquilini, non possiamo che essere in forte disaccordo sulle prospettive di decisioni che prenderà il commissario prefettizio. Il problema dell’emergenza abitativa a Viareggio, è estremamente precipitata in un baratro, e con queste disposizioni non potrà che chiudere nel più rischioso dei modi la scelta delle politiche abitative fino ad ora applicate dalla ex giunta Lunardini.” Così l’Unione degli Inquilini, attraverso un comunicato, replica al commissario prefettizio Domenico Mannino.

“La decisione del commissario di limitare a 60 giorni la permanenza delle famiglie negli alberghi/pensioni/hotel è una chiara violazione dei diritti per la casa acquisiti dai cittadini, i quali sono stati disposti in quelle strutture per problemi sociali-economici che si ripercuotevano sul diritto all’abitare.

“I nuclei familiari disposti nelle pensioni non dispongono di possibilità economiche per sostenersi un affitto a Viareggio dove l’economica immobiliare vige da decenni sulla speculazione edilizia di massa: trovare una casa a circa 500 euro vorrebbe dire al 90 % dei casi trovare una sistemazione senza contratto, quindi a nero, e per giunta fuori legge.

“Non parliamo poi del periodo critico sulle politiche abitative che vede il suo apice con l’introduzione dell’Imu e che porterà ancora più preoccupazione da parte dei proprietari di seconde case ad affittare a inquilini con emergenza abitativa o contributi affitto.

“Ci ricolleghiamo anche alle ultime dichiarazioni nelle quali è stato minacciato l’aumento ai massimi raggiungibili sulle aliquote dell’imposta municipale unica se non verrà risanato il bilancio per la prossima manifestazione del Carnevale di Viareggio; giudichiamo questo un altro attacco alla dignità dei cittadini che già duramente colpiti da una crisi nazionale, si vedono beffati da una vergognosa gestione della giunta, precedentemente caduta.

“Noi siamo sempre stati dalla parte delle barricate erette per difendere ogni inquilino e cittadino al quale venisse tolto il diritto ad una degna abitazione, ma abbiamo anche sempre denunciato gli sprechi di gestione dei contributi per l’emergenza abitativa e per i contributi affitto, siamo sempre rimasti in opposizione agli sprechi che il comune ha adottato nelle pensioni, quando invece avrebbe dovuto applicare politiche abitative di recupero edilizio e di lotta alla speculazione, visto anche il grosso numero di case sfitte e fatiscenti.

“Siamo quindi contrari all’inserimento nelle pensioni quando vi sono alternative molto meno dispendiose e assai più dignitose, ma ad ora porre degli ultimatum intimidatori senza visioni risolutive al problema non possono che inasprire la situazione d’emergenza che Viareggio sta vivendo per la casa, e vedrà precipitare il problema nell’aumento esponenziale (già riscontrato negli ultimi mesi) degli sfratti.

“Affrontiamo infine un’ultima e delicatissima questione riesumata da Mannino: parliamo della gestione delle case popolari che in questo periodo sta portando a una miserabile guerra fra poveri dove la malavita prende sempre il sopravvento e la classe proletaria subisce i soprusi della sordità delle istituzioni e della mancanza di assistenza da parte dei propri concittadini.

“La casa è un diritto per tutti, soprattutto ora che molte famiglie hanno perso il lavoro per colpa di questa crisi capitalistica, l’amministrazione Lunardini si deve prendere la responsabilità del caos creato con i bandi per le case popolari e con la mancata gestione di quelle rimaste vuote poi occupate.

“Siamo dell’idea che occupare una casa popolare sia sbagliato perché oltre che cadere in reato, si toglie il diritto ad altre persone che ne hanno bisogno e che si trovano nella stessa situazione di chi ha sfondato, ma la nostra denuncia va contro le amministrazioni che non hanno mai offerto un’alternativa a queste famiglie che prese dalla disperazione si sono viste costrette a sfondare più tosto che far dormire i propri figli in macchina.

“Se poi ci sono casi di provata ingiustizia e di infiltrazioni malavitose nella cerchia di chi sfonda le case popolari, sarà compito delle amministrazioni richiedere al più presto un controllo delle autorità competenti, ma la situazione non si risolve con gli sgomberi coatti senza aver prima trovato una sistemazione di emergenza.

“Ci auguriamo che il commissario prefettizio possa prendere in considerazione il lavoro che da un anno stiamo svolgendo sul territorio a stretto contatto con i cittadini e che più di chi unque altro ci vede preparati sulle problematiche delle politiche abitative e sui metodi di risoluzione alle emergenze in corso.”

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ultimo aggiornamento: 01-09-2012


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