Foto Simone Pierotti

VIAREGGIO. Nemmeno la pioggia delle prime ore del mattino di oggi, lunedì 3 settembre, ha fermato i sindacati – Slc-Cgil, Slp-Cisl, Uil-Post, Uglcom e Confsal-Com -, radunatisi davanti agli uffici postali di via Garibaldi. Motivo della protesta sono i tagli previsti da Poste Italiane, che porteranno alla chiusura di numerosi uffici e a forti disagi nel servizio di recapito della corrispondenza.

“La chiamano riorganizzazione, ma in realtà questa è un’azione unilaterale dell’azienda intrapresa senza accordo sindacale. Anzi, questa è stata una vera e propria pugnalata alle nostre spalle”, dichiarano all’unisono Michela Benedetti (Slc-Cgil) e Marco Tortelli (Slp-Cisl).

Nello specifico si parla di un efficientamento dei servizi che coinvolgerà 46 zone di portalettere e la soppressione di 44 posti di lavoro nel recapito della Provincia di Lucca.

Foto Simone Pierotti

Basti pensare che Viareggio si ritroverebbe con 11 portalettere in meno e che frazioni quali Casoli, Valdicastello e Valpromaro verrebbero private di un servizio indispensabile. E la scure si abbatterà pure sugli uffici di Banco Poste.

“Stiamo cercando di sensibilizzare i cittadini sul tema”, dice Tortelli. “Poste Italiane sta portando avanti questa azione unilaterale, le istituzioni e la politica invece si stanno muovendo, ci sono vicini.”

Benedetti, tuttavia, non si mostra troppo fiduciosa. “Sono molto, molto preoccupata. Se già prima si riscontravano disagi per quanto riguarda la mancata sostituzione dei portalettere quando erano assenti, adesso la qualità del servizio peggiorerà.”

Foto Simone Pierotti

Un peggioramento, questo, che colpirà le fasce più deboli. E non solo. “Il mancato recapito della corrispondenza coinvolgerà tutti i cittadini e sono facilmente immaginabili i disagi per chi lavora negli studi professionali”, prosegue Benedetti.

“Per quanto riguarda la chiusura degli uffici, saranno in particolare gli anziani a rimetterci.”

I sindacati, comunque, non si fermano qui: venerdì e domenica, in occasione della tre-giorni de “Il Fatto Quotidiano” al Festival della Versiliana, la protesta arriverà all’ombra dei pini dannunziani.

Il 15 settembre, poi, partirà il blocco delle prestazioni straordinarie, mentre il 12 ottobre ci sarà uno sciopero nazionale. Se l’estate si è rivelata calda, l’autunno potrebbe essere bollente.

Ascolta l’intervista con Marco Tortelli e Michela Benedetti

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