PIETRASANTA. Non è mancata un po’ di emozione negli occhi di Ivan J. Houston, sergente della 92a Buffalo Division quando, arrivando in Versilia, ha ammirato le vette apuane. Sessantotto anni dopo è tornato nei luoghi che lo hanno visto protagonista nella Campagna d’Italia. Questa mattina, accompagnato dalle figlie e da tanti amici, è stato ricevuto dal sindaco Domenico Lombardi, dal vice sindaco Luca Mori, dall’assessore Pietro Bacci, dal presidente del Consiglio Comunale Guido Lucchetti. Proprio a Pietrasanta Houston fu ferito nel corso di un combattimento da una scheggia alla spalla. Azione che gli valse il prestigioso riconoscimento della “Bronze star” cui seguì la “Purple Heart”.

“Pietrasanta accoglie con grande onore il sergente Houston – ha detto il sindaco Lombardi –  la sua visita in città ci offre l’occasione per esprimere la più profonda riconoscenza al popolo americano per quanto ha fatto anche nel nostro territorio. A chi in questi giorni fa polemica, rispondo che mai Pietrasanta è stata così vicina a questa grande nazione: con il consolato generale di Firenze stiamo portando avanti uno splendido progetto che maturerà nel 2013, senza dimenticare gli scambi culturali che uniscono la nostra città a varie istituzioni americane. Ringrazio a nome di tutta la comunità di Pietrasanta il sergente Houston per tutto quello che ha fatto come soldato e come uomo del dopoguerra che non ha mai smesso di credere, con il proprio lavoro, in un futuro migliore, di sviluppo e crescita. Grazie Mr. Houston e bentornato a Pietrasanta!”

“Viva l’Italia – ha risposto il reduce – sono molto felice di essere qui oggi, dopo 68 anni, con le mie figlie ed i loro mariti. Questi posti fanno parte della mia storia e non posso fare a meno di pensare a quei soldati che erano con me nel ‘44-’45 e che non sono mai tornati a casa. Riposano nel cimitero americano di Firenze. Condivido con tutti loro i grandi onori che oggi mi vengono tributati”.

Al termine della cerimonia in municipio, il corteo, con numerosi rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma, si è diretto sul viale Apua per l’omaggio al Monumento al Soldato Alleato dove il sindaco Lombardi ha deposto una corona.

 

Ivan J. Houston è un brillante uomo di finanza in pensione. Ha scritto un libro di memorie “Black Warriors: The Buffalo Soldier of the World War II” che presenterà venerdì a Barga.

Nativo di Los Angeles, al suo rientro negli Stati Uniti Houston ha completato gli studi presso la prestigiosa Università di Berkely, intraprendendo una lunga e prestigiosa carriera per la quale è stato nominato tra gli “Harvard Business School’s American Business Leaders” del XX° secolo ed è stato inserito dalla prestigiosa rivista mensile Ebony Magazine’s tra i “100 Most Influential Black Americans” per 14 anni consecutivi.

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