(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

 VIAREGGIO. La Polizia di Lucca ha concluso nella prima mattinata (22 set) l’ operazione Arsenale, condotta nei confronti di un sodalizio criminale dedito alla commissione di truffe nei confronti di persone facoltose sulla riviera apuo-versiliese.

 Nello specifico, la Squadra Mobile della Questura di Lucca ha dato esecuzione alla ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un viareggino, nato nel 1967, residente a Viareggio, considerato il capo della organizzazione; mentre risultano indagati a piede libero, parimenti per i reati di truffa aggravata e millantato credito i un polacco di 30 anni e un altro viareggino di 53 anni.

 Gli investigatori hanno operato anche il sequestro preventivo di 3 conti correnti, 1 deposito di gestione collettiva del risparmio, 3.100 euro in contanti,  18 orologi di pregio, due collane un braccialetto ed un paio di gemelli in oro, ritenute provento dell’ attività illecita, nonché copie di assegni emessi per decine di migliaia di euro.

Il capo della banda, titolare di una ditta di traslochi in Viareggio, nel gennaio del 2007 era già stato tratto in arresto dalla Squadra Mobile di Lucca che, unitamente all’ omologo Ufficio della Questura di Potenza, nell’ ambito della operazione Happy hour di cui era titolare il PM John Henry Woodcoock aveva sottoposto a misure cautelari restrittive 7 persone e ne aveva indagato a piede libero altre, tra cui due avvocati, per il reato di associazione a delinquere finalizzata alle truffe ed al millantato credito.

 Tra le parti offese, raggirate sulla possibilità di comprare dimore di pregio e veicoli di “alta gamma” millantando entrature in Magistratura e tra le Forze dell’ Ordine, si rammenta che all’ epoca vi fu anche Vittorio Emanuele di Savoia.

 L’ attività investigativa ha consentito di riscontrare che il trio criminale si era nuovamente dedicato a truffe in grande stile, scegliendo come prede persone facoltose e agevolmente circuibili. Tra le vittime un facoltoso commerciante di La Spezia ed un noto medico di Viareggio cui, approfittando del loro stato di prostrazione psicologica, indotta facendo loro credere di avere una grave malattia ovvero di essere spiati dalle Forze dell’ Ordine oppure prospettando facili guadagni millantando entrature in ambienti vip, avevano “spillato” una cifra stimabile in almeno 1 milione di euro.

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