dal nostro inviato

CARRARA. Giocatori come Matteo Calamai farebbero davvero la fortuna di qualsiasi allenatore. Il centrocampista del Viareggio, dopo nemmeno due minuti dal suo ingresso sul prato dello stadio dei Marmi allo scoccare del novantesimo, mette la firma sul successo delle zebre a Carrara siglando la rete del sorpasso in pieno recupero. “Ale (De Vena, ndr) mi ha messo una gran palla, io mi sono allungato al massimo e, alla fine, è andata dentro”, racconta Calamai. “Sono veramente contento per questo gol, lo dedico a nonno Franco e a tutta la famiglia.

“Quando sono sceso in campo ero carico, avevo voglia di far bene: non meritavamo affatto il pareggio. In quei pochi minuti a disposizione ce l’ho messa tutta per cambiare la situazione, grazie anche al fatto che, fisicamente, ero freschissimo.”

Il suo tap-in vincente è stato una sorta di liberazione. Perché è arrivato nei minuti di recupero e perché il Viareggio non riusciva a far leva sulla superiorità numerica: “Loro si sono chiusi e hanno preferito affidarsi ai lanci lunghi piuttosto che al gioco palla a terra. Era difficile trovare dei varchi. Poi il gol di Gerevini ha aperto gli spazi e noi siamo stati bravi a sfruttarli.”

Domenica arriva il Latina, primo in classifica con due punti di vantaggio sulle zebre: “Niente programmi, pensiamo partita per partita”, risponde Calamai. “Siamo un gruppo di giovani con tanta voglia di far bene. Come vedete ci alterniamo molto e tutti stanno facendo il loro dovere.

“Possiamo vincere con qualsiasi avversario: dipende solamente da noi e dall’intensità con cui giocheremo.”

Simone Pierotti

Ascolta l’intervista a Matteo Calamai

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