VIAREGGIO. Nel mondo del calcio, spesso, i tifosi vanno in visibilio non tanto per i giocatori più tecnicamente dotati o per quelli che regalano le vittorie a suon di reti, quanto semmai per quelli che non si risparmiano mai e lasciano il terreno di gioco con la maglia pregna di sudore. Eros Pellegrini, esterno destro del centrocampo a cinque bianconero, si sarà forse ritagliato uno spazio nel cuore degli sportivi viareggini: seppur vistosamente zoppicante ha voluto continuare a giocare, rischiando di peggiorare ulteriormente le sue condizioni. E poi, dopo gli innumerevoli chilometri macinati sulla fascia, ha servito a Magnaghi il pallone che ha regalato l’1-1 nei minuti di recupero.

Proprio vero che, con il Viareggio, le partite durano ben oltre il novantesimo minuto. “Già domenica scorsa a Carrara non abbiamo mai mollato, anche oggi ci abbiamo creduto fino alla fine: non volevamo assolutamente perdere e credo si sia visto. Abbiamo meritato il pareggio. Ora aspettiamo il Catanzaro qua ai Pini con la stessa mentalità.”

Magari, però, con ritmi ben più alti di quelli visti nel primo tempo. “Abbiamo giocato intimoriti e forse è stato proprio questo a penalizzarci. Rispetto ad altre gare l’approccio è stato buono, però quanto ad aggressività abbiamo fatto un passo indietro rispetto a Carrara. Ci sarà da migliorare.”

Il Viareggio ha racimolato otto punti in cinque giornate. “Per una squadra che mira a salvarsi è un buon bottino. Avremmo anche potuto vincerla questa partita e trovarci a 10 punti, magari in testa alla classifica, certamente non ci avrebbe fatto schifo.

“La salvezza è la nostra priorità. Ma, sotto sotto, abbiamo anche un piccolo obiettivo che per ora non sveliamo.”

Ascolta l’intervista a Eros Pellegrini

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