VIAREGGIO. Non si può parlare più di semplice casualità, ma di piacevole abitudine. Nonostante la peggiore prestazione stagionale, il Viareggio è la dimostrazione pratica di cosa significa gettare il cuore oltre l’ostacolo.
Il cronometro è amico dei bianconeri, che al 47′ della ripresa scacciano via l’angosciante incubo della sconfitta con Simone Magnaghi, che da vero attaccante di razza fa secco Bindi in controtempo, beffando oltremodo un Latina che ormai aveva già assaporato il gusto della vittoria.
Ai “Pini” finisce 1-1. Il risultato sta stretto ai pontini, superiori per qualità di gioco, ma allo stesso tempo colpevoli di non aver segnato il colpo del raddoppio, lasciando aperto un piccolo spiraglio: quanto è bastato, al Viareggio, per ottenere un altro pari in rimonta, dopo quello col Prato di due settimane fa.
Che la squadra di Cuoghi abbia un carattere fuori dal comune, ormai, è fin troppo evidente. L’1-1 odierno, sommato alla vittoria di domenica scorsa a Carrara giunta nel recupero, da una parte mette in luce la forza d’animo di un gruppo che non sa cosa voglia dire abbattersi, ma allo stesso tempo non cancella una prova incolore, figlia di tanti errori in fase di impostazione e di poca lucidità nella lettura di diverse azioni di gioco.
Cuoghi ripropone lo stesso undici di sette giorni fa, così come Pecchia. I giocatori del Latina hanno piedi molto educati e sanno far girare bene la palla. E la possibilità di passare in vantaggio gli ospiti ce l’hanno già al 2′ del primo tempo, quando Jefferson ruba palla a Gerevini, apparecchia per Agodirin, che però spreca malamente.
Gol che arriva al 21′, in modo abbastanza rocambolesco: Cottafava batte una punizione dal settore destro della metà campo (quindi praticamente da 50 metri), la traiettoria della sfera è beffarda e Gazzoli, troppo fuori dai pali, viene superato.
Il Latina fa leva su questo episodio per addormentare i ritmi e ci riesce anche bene, perché la reazione del Viareggio non è veemente, eccetto un sinistro di Maltese respinto da Bindi (43′).
Nella ripresa le cose non cambiano granché, di occasioni ce ne sono poche – a parte quella sui piedi di Agodirin, che al 19′ aggira Gazzoli ma si porta il pallone sul fondo – ed i cambi di Cuoghi, con gli inserimenti di Peverelli, De Vena e Calamai non sembrano sortire gli effetti sperati.
Sembra tutto perduto per il Viareggio. Ma la stessa scena di Carrara, si ripete: è il 47′ quando Pellegrini crossa dalla destra, De Vena fa velo, e Magnaghi si avventa su una respinta corta per battere Bindi di prima intenzione con un rasoterra vincente (terzo gol in campionato per l’ariete bergamasco, quarto stagionale).
Il Latina esce dal campo con tanto rammarico, il Viareggio si tiene stretto un pareggio che farà indubbiamente morale. La dura legge del gol ha sentenziato anche oggi: chi sbaglia, il più delle volte, viene punito.
VIAREGGIO-LATINA 1-1
VIAREGGIO (3-5-2): Gazzoli; Carnesalini, Fiale, Sorbo; Pellegrini, Pizza, Maltese (21′ st De Vena), Gerevini, Guerra (15′ st Peverelli); Magnaghi, Giovinco (29′ st Calamai). (Furlan, Conson, Tomas, Sandrini). All. Cuoghi.
LATINA (4-3-3): Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin; Burrai, Cejas, Gerbo (35′ st Ricciardi); Barraco (40′ st Giacomini), Jefferson (11′ st Angelilli), Agodirin. (Ioime, Agius, Montalto, Tulli). All. Pecchia.
Arbitro: Saia di Palermo. (Assistenti: Croce di Fermo e Serpilli di Ancona).
Reti: 21′ pt Cottafava, 47′ st Magnaghi.
Note: 700 spettatori circa. Ammoniti Gerevini, Guerra (Viareggio), Burrai, Gerbo, De Giosa (Latina). Angoli 8-3. Recuperi 2′ pt, 5′ st.
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