(foto Pomella)
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BRUXELLES. “In Europa, chi rappresenta il nostro Paese dovrebbe fare gli interessi dell’Italia, delle nostre piccole e medie aziende in difficoltà e dei cittadini che lo hanno eletto. Provo rabbia a vedere europarlamentari che, al contrario, prima dichiarano il loro appoggio alla categoria dei balneari e poi se ne dimenticano, una volta entrati nelle stanze dei bottoni, perché venduti al volere delle grandi multinazionali.” L’europarlamentare toscano della Lega Nord, Claudio Morganti, commenta così l’incontro che si è tenuto oggi, a Roma, sulle concessioni demaniali marittime, fra il ministro Piero Gnudi, i balneari, le Regioni, le Province e i Comuni.

“È ora di dire basta a quelle Direttive europee pensate per aumentare la competitività di alcuni settori economici e provocare la crisi di altri”, ha proseguito Morganti attaccando il Governo che “dà per scontata l’applicazione della Bolkestein senza aver mai proposto soluzioni alternative a Bruxelles, come ha sottolineato spesso anche la stessa Commissione europea.

“Lo Stato ha dichiarato che vigilerà sulle persone fisiche e sulle società che si aggiudicheranno le aste, ma vedendo come ha vigilato sulle infiltrazioni mafiose e camorristiche in diversi Comuni d’Italia, non c’è da stare allegri. Con le aste si corre proprio il rischio di spalancare le porte alla mafia, anche in questo settore.”

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