VIOLENZA DOMESTICA, PICCHIA LA MOGLIE DA ANNI. LEI TROVA IL CORAGGIO DI DENUNCIARLO GRAZIE ALLA MAMMA

(foto Pomella)
(foto Pomella)

VIAREGGIO. Percosse e violenze. Che partono da quando i due erano fidanzati, e che non sono mai terminate, neanche quando lei ha dato alla luce ben tre figli. Poi lei, aiutata dalla mamma, trova finalmente il coraggio di parlare. E grazie all’aiuto della polizia, le violenze finiscono.

Il Commissariato di Polizia di Viareggio continua l’azione di contrasto nei reati connotati dalla violenza di genere dimostrando che è possibile un percorso di fuoriuscita dalla violenza e che la sinergia tra strutture ed istituzioni presenti sul territorio consente non solo la repressione dei reati, ma anche e soprattutto il necessario supporto affinché la vittima finalmente finisca di esser tale.

La storia è quella di M. (l’iniziale è di fantasia), una giovane viareggina che quando era ancora una ragazza si innamora di A. (altro nome di fantasia). Spesso a questa età non si comprende bene come gestire la sfera affettiva e nel giro di pochi mesi M. e A. sono due giovani genitori con un bimbo bisognoso di tante cure ed una situazione economica molto difficile da gestire.

La mamma di M. non si tira indietro e per un po’ le cose sembrano andare nel verso giusto, ma A. è un violento e non lo cambia nemmeno l’amore per un bambino. M. subisce in silenzio e proprio il silenzio la spinge ad allontanarsi dalla madre che aveva incominciato a fare domande su certi livido che ogni tanto spuntavano sul corpo di M.

In quella casa c’erano troppe ante di armadietti che rimanevano inavvertitamente aperte e troppi scalini scivolosi su cui sovente M. cadeva.

Ancora un po’ e M. è di nuovo mamma e poi lo sarà ancora una volta a distanza troppo ravvicinata; in meno di cinque anni M. e A. hanno tre figli da mantenere. Il Comune gli concede un alloggio popolare, ma A. non ha nemmeno troppa voglia di lavorare e spesso si dedica a traffici illeciti, ma non lo fa per i suoi bambini, a quelli ci pensa ancora una volta la nonna, ma per i suoi vizi che sono tanti ed anche costosi.

È proprio la figura della mamma di M. la vera chiave di volta, quella che in silenzio e nell’ombra ha accudito i suoi nipotini e non ha mai abbandonato una figlia così bisognosa di cure. È lei, alla fine, quella che convince sua figlia a rivolgersi alla Polizia ed è lei che la sostiene in questa fase così delicata dove basta veramente poco per ritornare dal compagno, ricadendo nella stessa spirale di violenza da dove è stato appena possibile fuoriuscire.

Non tutti si rendono conto che la denuncia, sovente, è solo un punto di partenza, e non solo da un punta di vista giudiziario, perché è giusto che in uno Stato di diritto i processi vengano celebrati con tutte le irrinunciabili garanzie costituzionali, ma soprattutto perché dopo la denuncia le donne vanno sostenute ed aiutate perché è difficile spiegare ai bambini come mai papà e mamma non vivono più insieme come prima o come mai devono lasciare la loro casa e la loro cameretta. Poi c’è l’amore (e non è poco) perché sei hai fatto tre figli con un uomo vuol dire che gli vuoi bene e non è facile resistere a chi ti dice di amarti, che è cambiato, che non lo farà più, che non riesce a vivere senza te e senza i bimbi. È facile poter credere o illudersi che sia così e tornare indietro può sembrare l’unica cosa sensata che hai a disposizione.

Ti protrebbe interessare

In bus in tutta sicurezza per locali fino all’alba

Ancora una spaccata in città, la rabbia dei commercianti

Bombe sull’Iran, rientro dei vescovi in missione, tra loro anche Giulietti