VERSILIA. Venerdì 19 ottobre, davanti alla presidenza della Regione, c’è stata una protesta dei dipendenti e precari delle province della Toscana (diverse decine anche della provincia di Lucca).  Emiliano Favilla, esponente della Federazione della Sinistra, approva a pieni voti la manifestazione.

“I dipendenti delle Province – spiega – non ci stanno a subire possibili rottamazioni, ma più preoccupati sono i lavoratori precari di questi Enti. Dopo aver subito anni di sfruttamento, malpagati e senza diritti, i precari rischiano di essere i primi a subire le “forche caudine” della cancellazione delle province.

Da precisare che questi lavoratori, al pari dei dipendenti fissi, sono stati necessari per il funzionamento delle province nel dare servizi ai cittadini. Coloro che sono rimasti  precari pesano come  una vergogna per gli amministratori di questi enti,  che pur essendo nelle condizioni di poterlo fare, non hanno provveduto alla loro stabilizzazione quando la legge lo consentiva.

E’  molto più grave politicamente e moralmente quando  questa insensibilità la si è avuta anche nelle giunte di sinistra come la provincia di Lucca, dove sono rimasti furori dalla stabilizzazione una cinquantina di lavoratori.

A suo tempo dissi che l’assessore al personale Luigi Rovai, reo di aver disatteso gli stessi indirizzi  passati all’unanimità dal consiglio provinciale, si sarebbe dovuto dimettere. Chiaramente l’assessore Rovai si è ben guardato di dare le dimissioni visto il correo sostegno che ebbe anche dallo presidente Stefano Baccelli.

Se la richiesta di quelle dimissioni erano, a mio parere opportune a suo tempo , ritornano ad essere di straordinaria attualità. Soprattutto perché da allora ad oggi si è continuato a non fare assolutamente niente,  con il concreto rischio che i precari (diversi sono precari da oltre dieci anni) perdano anche quel misero posto di lavoro. Questa grave responsabilità, che non dovrebbe far dormire sonni tranquilli a chiunque continuerà, invece, a non turbare più di tanto sia  l’assessore al personale Luigi Rovai, sia lo stesso presidente Stefano Baccelli che, come si è già visto per le elezioni del comune di Lucca, è molto probabile che sgomiterà per montare sulla prima scialuppa possibile  per abbandonare la nave in avaria  alla  “Concordia”.

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