(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

LUCCA. «L’obiettivo per l’anno 2012 del 65 per cento di raccolta differenziata, visti i dati del 2011 e gli interventi già messi in campo dall’amministrazione provinciale, è un risultato possibile». A dichiararlo è l’assessore provinciale all’ambiente Maura Cavallaro alla lettura dei dati relativi all’anno 2011, divulgati dalla ‘ARR’ (l’agenzia regionale che raccoglie ed elabora le rilevazioni sulla differenziata).

Anche quest’anno, infatti, la provincia di Lucca si attesta tra le più virtuose in questo ambito. Risultati molto buoni sono stati ottenuti da alcuni Comuni: Capannori che ha una percentuale di differenziata pari al 78,96 per cento; Seravezza con il 77,28 per cento; Porcari con il 72,43 per cento, Villa Basilica che si attesta su 71,28 per cento, seguita da Montecarlo con il 69,27 e Altopascio con il 66,43 per cento. Oltre a questi, vi sono una serie di Comuni che si attestano tra il 40 e il 50 per cento,  raggiungendo così un traguardo più che ragguardevole. Bene anche il capoluogo: Lucca, infatti, raggiunge il 51,18 per cento e si attesta come il capoluogo più virtuoso tra quelli dell’Ato Costa.

«La Provincia – spiega Cavallaro – nel 2012 ha investito 330mila euro in quelle zone che erano finora risultate carenti in questo ambito e, cioè, la Garfagnana e la Media Valle del Serchio: i dati ancora provvisori che ci arrivano dai Comuni e che vedono, ad esempio, Pieve Fosciana al 67 per cento di differenziata, Gallicano al 63 e Castelnuovo e San Romano già al 60 per cento, testimoniano come, forti del dato 2011, non è impossibile raggiungere l’obiettivo fissato per il 2012».

Per Cavallaro «è doveroso ringraziare tutti i sindaci del territorio per il loro impegno nel raggiungimento di questi obiettivi. A questo si aggiunge l’indubbia soddisfazione per tutta l’amministrazione per la sentenza del Tar che, ritenendo valide le repliche dell’Ufficio Ambiente della Provincia alle richieste avanzate da Tev, ha, di fatto, sancito che abbiamo intrapreso una strada virtuosa per affrontare un problema, quello dei rifiuti, che è oramai all’unanimità riconosciuto come fondamentale per lo stesso nostro futuro».

Ma la raccolta differenziata rappresenta anche una risposta economica e sociale a un momento sicuramente non facile come quello che l’Italia, come molti altri Paesi, sta attraversando: «Il ciclo dei rifiuti – afferma Cavallaro – offre anche delle interessanti opportunità lavorative. Al tempo stesso, ha anche un valore sociale, poiché persone in difficoltà economica, possono ricorrere a oggetti che vivono una loro ‘seconda vita’ per far fronte ad alcune proprie necessità».

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