VIAREGGIO. Iodase-Pontedera (valida come ritorno dei quarti di Coppa Toscana di basket femminile) non si è giocata neanche stavolta. Il perché è presto detto: il medico della squadra viareggina arriva al “PalaZappelli” – luogo del match – alle 20,31 di ieri (25 ottobre), vale a dire un minuto dopo l’orario fissato per la palla a due.

Un’emergenza che gli ha impedito di arrivare puntuale in palestra. Un ritardo pagato con una sconfitta a tavolino per la Iodase. I due arbitri – Bertoncini di Pontremoli e Munda di Carrara – hanno infatti applicato alla lettera il regolamento, che consente loro di non “concedersi il lusso” di attendere l’arrivo del medico. C’erano tutti: squadre, tifosi, pure il defibrillatore. Mancava solo lui. Che si è detto amareggiato per una decisione, quella dei direttori di gara, obiettivamente troppo fiscale.

Deluso anche il ds della Iodase, Opelio Bargellini: “Questo è il regolamento – spiega – e va accettato. Ma quanto accadono episodi come questo è giusto che la pallacanestro affondi, perché il nostro medico non era a divertirsi. Non faremo ricorso, ma cercheremo di tirar fuori una reazione d’orgoglio domenica, quando esordiremo in campionato contro Empoli”.

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