FORTE DEI MARMI. “E’ giunto veramente il momento di sciogliere le Società della Salute. Sono anni che conduciamo una vera e propria battaglia in nome della buona Sanità, della spesa pubblica e dei cittadini sulla Società della Salute Versilia e più in generale di tutta la Toscana ed oggi anche chi sosteneva “a spada tratta” questo consorzio si sta ricredendo, sta vacillando alla luce dei fatti”.

Il consigliere comunale del Pdl Fabio Giannotti chiede a gran voce di eliminare la Società della Salute, introdotta nel sistema sanitario toscano con la modifica della LR 40/2005 “Disciplina del servizio sanitario regionale” approvata dal Consiglio Regionale nel novembre 2008 ed è entrata in funzione nel nostro territorio in data 15 marzo 2010.

“Se andiamo a leggere la “Relazione sulle politiche sanitarie della Regione Toscana” 2007 – 2008 del 2010 – prosegue Giannotti – oltre a diverse critiche mosse in un capitolo apposito possiamo leggere chiaramente a pagina 82 nelle considerazioni di sintesi: “La fase di sperimentazione delle Società della Salute si deve ritenere conclusa, tuttavia, non sembra che le stesse riescano ad avere un significativo impatto sulla programmazione regionale o sulla distribuzione delle risorse. Si confermano perciò i dubbi già espressi nei precedenti referti sulla funzionalità di queste strutture.”

Se si pensa che il nostro Paese sta facendo una radicale riforma per cercare di risparmiare il più possibile mantenendo standard di servizi adeguati, se pur criticabile in certi passaggi, non si capisce come la Regione Toscana possa permettersi ancora di difendere questo sistema sanitario alla luce delle spese di mantenimento delle SDS: si spendono più di due milioni e mezzo solo per gli stipendi dei presidenti delle 25 SDS oggi esistenti.

Non è bastata la “tegola” della sentenza della Corte Costituzionale 326/2010 che ha ribadito l’illegittimita’ dei Consorzi come quello della Società della Salute, che di fatto uniscono Comuni e Aziende Sanitarie locali, così come il fatto che il Tar della Toscana, intervenendo su un contenzioso tra associazioni disabili e SDS, ha rilevato che molte delle 28 SDS presenti sul territorio regionale toscano (di cui operative solo 25) dimostrano la realta’ di un sistema che molto spesso disapplica i criteri generali e di garanzia espressi dalla stessa normativa regionale.

Non si vuole qua mettere in discussione la professionalità di chi è stato chiamato a ruoli di amministrazione, responsabilità e di lavoro all’interno della Società della Salute, non sarebbe giusto e non renderebbe merito a chi si è speso per poter far funzionare uno strumento che è quello che mettiamo invece in discussione.

Un atto significativo in questa direzione sarebbero le dimissioni da Presidente della Società della Salute Versilia del Sindaco Neri, non per demeriti, ma così da permettere veramente l’inizio di un processo partecipativo che veda i soggetti precedentemente citati coinvolti nel dare il proprio apporto affinchè si possa arrivare alla definizione di un nuovo sistema di gestione da proporre alla Regione Toscana come esempio”.

 

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