(foto Simone Pierotti)
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dal nostro inviato

GUBBIO. Ammette candidamente che negli ultimi venti minuti il Viareggio è mancato. Proprio quando c’era da concretizzare il forcing per cercare il gol del 2-2. Stefano Cuoghi indica nell’assenza di lucidità i motivi della sconfitta di Gubbio: “Probabilmente ho sbagliato io a mettere subito così tanti uomini offensivi, perché così facendo abbiamo perso quello che è il nostro equilibrio. Noi non siamo una squadra come il Gubbio, abituata a giocare con palle lunghe e spizzate dell’attaccante”.

Un Cuoghi che non si tira indietro quando c’è da parlare di singoli: “De Vena prima punta? L’ho schierato in quella posizione perché era inutile farlo girare a vuoto per il campo. Il cambio di Maltese è stato dovuto alla presenza di tre attaccanti e due esterni alti, ma fin quando è stato in campo ha fatto bene”. E su Carnesalini, che sul centrosinistra sembra aver incontrato qualche difficoltà in più del solito, il tecnico non si nasconde: “Non ci vuole il patentino per capire che Sergio sul centrodestra rende molto di più. Anche se va ricordato che la passata stagione era stato costantemente impiegato nella posizione odierna”.

Un Cuoghi che comunque non ci sta a cancellare del tutto la prestazione offerta dalla sua squadra: “Non dovevo aver nessun timore del Gubbio: alla fine è una squadra che, a parte un anno di Serie B, ha sempre militato in C o tra i dilettanti. Io non ho paura della Juventus, figuriamoci del Gubbio”.

Gabriele Noli

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ultimo aggiornamento: 04-11-2012


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