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VIAREGGIO. “Eppure quell’attaccante del Milan dal taglio di capelli stravagante ed eccentrico devo averlo già visto da qualche parte, prima di oggi. A pensarci bene, anche quel sudamericano che gioca nel Napoli e segna buona parte delle reti dei partenopei. Dimenticavo: e quel centravanti piccolino dell’Udinese? Quello che, nonostante gli anni che passano, in fondo alla rete ce la butta sempre?”. I nomi dei suddetti calciatori non sono stati menzionati, ma di sicuro avrete scoperto di chi si tratta. Eppure c’è una ristretta cerchia di persone che quei cognomi non li pronuncerà semplicemente perché li ha visti in azione quando erano giovanissimi e sconosciuti al grande pubblico. La cerchia in questione è quella degli sportivi di Viareggio, dei tifosi delle zebre ma anche di quanti, sfidando alle volte pioggia e vento, non si perdono una partita della Coppa Carnevale.

La classifica cannonieri della Serie A dopo una dozzina di giornate, almeno in teoria, dovrebbe rendere il Cgc Viareggio orgoglioso della propria creatura e la città ancor più onorata di mantenere un torneo che, seppur privo dei grandi club inglesi, spagnoli e tedeschi, qualche talento riesce ancora a lanciarlo. Se, nel terzetto di giocatori a quota otto reti, il nome del romanista Erik Lamela non è assimilabile ad alcun ricordo della Coppa Carnevale, quello degli altri due capocannonieri non suona assolutamente nuovo alle orecchie dei viareggini.

Foto Cgc Viareggio

Prendete Stephan El Shaarawy, tanto per citare una delle rivelazioni della stagione in corso: l’attaccante del Milan prende parte a due edizioni del torneo – 2009 e 2010 -, presentandosi come una delle promesse del calcio nostrano dopo il debutto nel massimo campionato, con la maglia del Genoa, a soli sedici anni. Il “Faraone” esordisce alla Coppa Carnevale in un pirotecnico 2-2 contro i belgi dell’Anderlecht che schierano il futuro attaccante del Chelsea Romelu Lukaku, contribuisce al successo per 1-0 sulla Lazio di Kozák e Faraoni e, infine, segna una doppietta contro il Racing de Bobo.

Il Genoa, nonostante le grandi credenziali di cui gode, non va oltre gli ottavi di finale e così sarà anche nella successiva edizione: la coppa con il Burlamacco in bronzo rimane l’unico trofeo sfuggito alla Primavera del “Grifone” nel biennio 2009-2010.

Foto Cgc Viareggio

Ancor più eclatante il caso dell’uruguayano Édinson Cavani: il fuoriclasse del Napoli vanta una sola, ma significativa, partecipazione alla manifestazione viareggina. Il Danubio, una delle molteplici squadre di Montevideo, sbarca sulle rive del Tirreno tra gli sguardi incuriositi di chi vede nel calcio sudamericano una garanzia. L’esordio è da brividi: si gioca ai “Pini”, sul campo principale, al cospetto di una grande come il Torino. Finisce a reti bianche, un risultato che consente al Danubio di sperare nella qualificazione agli ottavi.

Cavani – erroneamente riportato come Cabani nei tabellini ufficiali – rimane a secco nella gara contro la Pistoiese, vinta 2-1, mentre firma una delle due reti con cui gli uruguayani superano inutilmente il Messina. La differenza reti condanna il Danubio all’eliminazione, ma per Cavani quello in Versilia non è stato un viaggio a vuoto: il Palermo mette gli occhi su di lui, lo porta in Sicilia e lo fa esordire contro la Fiorentina, alla quale l’allora 21enne asso sudamericano fa gol con un destro di rara bellezza.

Nella classifica dei marcatori della Serie A, subito alle loro spalle, sbuca Antonio Di Natale: anche l’attaccante dell’Udinese è legato a Viareggio, seppur in maniera diversa. Nella stagione 1998-99, a campionato già iniziato, “Totò” lascia il Varese, dove è in prestito dall’Empoli, per andare a giocare in C2 nel Viareggio allenato da Roberto Pruzzo: lo scugnizzo, piano piano, diventa il partner ideale del “condor” Vitaliano Bonuccelli e incanta gli sportivi con giocate deliziose. L’anno successivo, dopo aver sbattuto la palla in rete per 12 volte – l’ultima in un derby contro il Pisa – fa rientro alla casa madre, ma l’amore per Viareggio e il Viareggio non si affievolirà mai.

Foto Cgc Viareggio

Parlando della “Perla del Tirreno” e di pallone, è da notare come nel weekend calcistico appena conclusosi abbiano brillato ex stelle del torneo – e guai a dimenticare il gol del viareggino Emmanuel Cascione con la maglia del Pescara. Si parte con il 6-1 rifilato dalla Juventus proprio agli abruzzesi, propiziato dalla tripletta di quel Fabio Quagliarella transitato dalla Coppa Carnevale con la maglia del Torino, e si prosegue con il clamoroso successo della Fiorentina a San Siro contro il Milan, con l’ex romanista Alberto Aquilani e l’ex atalantino Giampaolo Pazzini nel tabellino dei marcatori.

A proposito di Atalanta: impossibile non ricordare il gol di Giacomo Bonaventura che apre le danze del posticipo serale tra gli orobici e l’Inter, sconfitta dopo dieci vittorie consecutive. In Genoa-Napoli, invece, si scatenano da una parte Ciro Immobile – capocannoniere dell’edizione 2010 con dieci reti, ma anche dell’intera storia del torneo con 14 centri – e Andrea Bertolacci e, dall’altra, Cavani e Lorenzo Insigne, alla Coppa nel 2010.

Ma la copertina è tutta per Chievo-Udinese, finita 2-2: tutti e tre i marcatori – Marco Andreolli e Alberto Paloschi tra gli scaligeri, Gabriele Angella tra i friulani – hanno infatti partecipato, seppur in momenti diversi, al torneo. Dando, magari, la possibilità a qualche viareggino di vantarsi al bar con gli amici con un “Ve l’avevo detto che quel calciatore ne avrebbe fatta di strada…”.

@GorskiPark

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