VIAREGGIO. Il direttore generale della Juventus Giuseppe Marotta aveva parlato, a proposito della tattica dell’Inter e beccandosi pure qualche frecciatina, di “spensieratezza”. Simone Magnaghi, attaccante classe 1993 del Viareggio, preferisce invece soffermarsi sulla “serenità”, intesa come attitudine, che i bianconeri dovrebbero avere nelle partite di campionato. “È così che dovremo scendere in campo domenica in casa della Nocerina, dove troveremo un ambiente incandescente”, dichiara il toro di Lovere. “Dobbiamo avere la serenità di chi è consapevole della propria forza e capacità e vuol ottenere il massimo risultato.

“Domenica scorsa, contro l’Andria, l’atteggiamento iniziale è stato sbagliato: volevamo strafare e non abbiamo espresso un buon gioco, con loro che sono rimasti in difesa e non hanno fatto molto per provare a vincere. Per fortuna la vittoria è comunque arrivata. E, visti gli altri risultati, è una di quelle preziose.”

Il girone B della Prima Divisione di Lega Pro, effettivamente, rimane assai indecifrabile, con grandi ammucchiate dalla vetta alla zona playout e una classifica destinata a esser scombussolata da una domenica all’altra. “Vedo un gran equilibrio, così come vedo un Viareggio che ha tanta voglia di fare il maggior numero possibile di punti ma anche di mostrare il bel gioco.

“Questa è la strada buona: i risultati, nelle ultime settimane, non sono stati brillanti e avremmo potuto ottenere qualcosa in più. Siamo ad un terzo del campionato, non dobbiamo mollare mai. Proprio come domenica, quando abbiamo segnato ancora una volta in quella che voi giornalisti chiamate ‘zona Viareggio’.”

(foto Andrea Zani)

Il centravanti lombardo ha segnato spesso nei minuti di recupero e così è stato domenica scorsa anche per Alessandro De Vena, possibile partner di attacco nella trasferta di Nocera alla luce della squalifica di Giovinco. “De Vena è simile a me, è uno che fa a sportellate e fa salire la squadra. Giovinco, invece, è il classico numero dieci che s’inserisce spesso tra le linee. Con il primo ho giocato assieme ad inizio stagione, ci siamo cercati e aiutati e abbiamo fatto un buon lavoro per la squadra.”

Per un attaccante – De Vena, per l’appunto – che si è sbloccato ce n’è un altro – lo stesso Magnaghi – rimasto a digiuno di gol, che poi sono il suo pane, nelle ultime giornate di campionato. “Il fatto che adesso io non sia più uno sconosciuto e che le difese avversarie mi studino può essere un motivo. In realtà gli avversari capiscono come gioca il Viareggio in generale e sanno che ci esprimiamo al massimo quando alziamo i ritmi.

“Hanno trovato il modo di fermarci e questo, per noi, deve essere uno stimolo a cercare altre soluzioni per tornare al livello delle prestazioni di inizio stagione e ritrovare la serenità di quelle partite.”

I tifosi delle zebre, inutile negarlo, si godono questa luna di miele con la squadra e con il suo cannoniere, con la speranza che Magnaghi continui a segnare e, soprattutto, rimanga a Viareggio nel caso in cui venisse una chiamata da altri club per il mercato di riparazione. “Fa piacere che qualcuno venga a seguirmi da vicino, ma prima di fare il salto di categoria è meglio concludere il percorso iniziato qua.

“Penso a fare il bene del Viareggio: se a gennaio ci saranno offerte dirò di no. Il mio posto, per ora, è qua.”

Ascolta l’intervista a Simone Magnaghi

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ultimo aggiornamento: 13-11-2012


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