VIAREGGIO. “Chiedete a noi quali saranno i possibili scenari della vicenda? È una domanda che dovreste fare alla Fondazione Carnevale. Loro disegnano gli scenari, noi facciamo scenografie”. Alla carrista Priscilla Borri la battuta scappa in maniera pressoché naturale. Eppure, di divertente, la sua situazione ha poco. Lei e il compagno, nella vita come nel lavoro, Simone Politi si sono visti bocciare sia il bozzetto del carro di prima categoria, sia quello dell’opera sostitutiva fuori concorso. Ma di mollare la presa non se ne parla.

“Abbiamo protocollato la richiesta che venga riesaminata la decisione di escluderci dal concorso della prima categoria”, fa sapere Borri. “Vogliamo capire su che base dobbiamo cambiare il progetto. Siamo aperti al dialogo, si può valutare qualsiasi aspetto, fermo restando che a noi spetta il carro e non l’opera sostitutiva.”

In merito al bozzetto della loro costruzione “Bell’Italia” è stato contestato il fatto che abbiano utilizzato, nella relazione tecnica, gli stessi disegni realizzati per i tralicci e la scalinata per il carro “Grandeur” di un anno fa. “È vero, ma alla Fondazione sembra che abbiano fatto una scoperta sensazionale”, ribatte la coppia di costruttori. “In realtà, nella relazione di accompagnamento, avevamo scritto chiaramente che avremmo riutilizzato la stessa struttura, considerando che i tempi erano, e sono, particolarmente stretti e che i budget sono stati ridotti di 7mila euro.

“Noi abbiamo sempre cambiato la base del carro, tutti gli anni. La scalinata del carro di Sarkozy era nuova e per il 2013, vista la situazione in cui ci trovavamo, avevamo deciso di non cambiare. Ma era tutto scritto su bianco. Evidentemente qualcuno ha pensato che fossimo in malafede e che non ci volessimo impegnare.”

Anche sull’opera sostitutiva, un pesce spada di dieci metri, Borri e Politi hanno qualcosa da dire: “Abbiamo letto, tra le motivazioni della bocciatura, quella relativa all’aspetto economico: il nostro pesce spada varrebbe assai meno di 100mila euro.

“Ora, il regolamento non specifica un importo preciso: l’articolo 11 dice che ‘il corrispettivo sarà comunicato al momento dell’assegnazione e comunque non dovrà superare il 75% del costo di un’opera della categoria di appartenenza, a meno che ci siano finanziamenti esterni’. E, soprattutto, noi non abbiamo specificato alcuna richiesta economica.”

In questo braccio di ferro tra la coppia di costruttori e la Fondazione Carnevale di positivo c’è la risoluzione del contenzioso legale: i due carristi avevano infatti fatto partire la scorsa estate un decreto ingiuntivo contro Palazzo delle Muse per il mancato pagamento dell’ultima tranche dei compensi relativi all’edizione 2012. La somma dovuta è stata accreditata lo scorso 2 novembre, ovvero lo stesso giorno in cui il cda ha deciso di bocciare il bozzetto di Borri e Politi dopo i giudizi negativi formulati dalla commissione di valutazione. Sembra l’ennesimo scherzo – di Carnevale, verrebbe da dire… – del destino a un’edizione sempre più travagliata.

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