(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

VIAREGGIO. “Alcune Aziende Sanitarie Locali taglieranno sulla chirurgia programmata per chiudere i propri bilanci col segno positivo. La scure dell’Asl 12 della Versilia, che nel 2011 ha affrontato 6.099 interventi programmati, andrà a colpire l’attività di chirurgia ortopedica programmata fino a fine anno. Il risultato? Sì risparmio, ma anche un sensibile allungamento delle liste d’attesa e, quindi, del malessere dei cittadini che si rivolgono alla sanità pubblica soprattutto perché non si possono permettere di andare da quella privata”.

È quanto sostiene il consigliere regionale di “Più Toscana”, e membro della IV commissione “Sanità”, Gian Luca Lazzeri, che ha presentato un’interrogazione all’assessore Marroni chiedendo in quali strutture ci sarà l’interruzione degli interventi chirurgici programmati, fino a che data e quale sarà l’impatto della manovra sia dal punto di vista sanitario che amministrativo. Secondo i dati 2011, all’ospedale Unico della Versilia ci sono stati in totale 6.099 ricoveri chirurgici programmati.

“In Toscana – spiega il consigliere regionale –, nel 2011 ci sono stati 148.489 interventi programmati. Oltre all’Asl 12 di Viareggio, anche l’Asl 10 di Firenze ha annunciato tagli nella chirurgia programmata. Mi auguro che l’Asl 12 non continui a percorrere questa strada perché verrebbero rallentate ancora di più le liste d’attesa, che versano già in situazioni critiche, e soprattutto non avremmo una soluzione, bensì l’aggravamento del problema. Se proprio vogliamo risparmiare fermando le chirurgie delle strutture ospedaliere, andiamo a colpire quelle che hanno meno dell’85% dei posti letto occupati, oltre, naturalmente, a un taglio della governance”.

Ma perché tagliare la chirurgia se si sbandiera che i bilanci delle Asl toscane vanno bene? “Se è vero che per rispettare i termini del bilancio della sanità toscana si devono sospendere con quasi due mesi di anticipo gli interventi programmati – afferma ancora Lazzeri – allora è vero che nella sanità toscana il pareggio di bilancio non c’è. I risultati di bilancio devono basarsi sulle prestazioni da effettuare secondo gli standard della sanità toscana, se poi le risorse per garantire gli standard di qualità che ci siamo dati non bastano ne dobbiamo prendere atto, assumerci le responsabilità e dire che il bilancio è in rosso. Il non svolgere attività necessarie per non spendere – conclude l’esponente di “Più Toscana” – è inaccettabile e su questo punto esigiamo trasparenza e chiarezza”.

“Come al solito – interviene la consigliera regionale del Gruppo Misto e coordinatrice regionale di Identità Toscana, Marina Staccioli – a pagare sulla loro pelle sono le fasce più deboli, ovvero i cittadini bisognosi e i dipendenti delle cooperative che lavorano presso le strutture ospedaliere. È vero che certi interventi possono essere catalogati come non urgenti, ma sono comunque necessari per i pazienti, che magari li aspettano da mesi, e poi cosa facciamo? Blocchiamo le operazioni per due mesi per pareggiare il bilancio, riversandole nel 2013 per poi magari essere costretti a fare la stessa cosa però per quattro mesi, e poi sei, fino a dover bloccare tutto per un anno? I tagli – conclude – devono essere fatti sugli sprechi della gestione, ma anche sugli stipendi dei dirigenti e su aspetti secondari della gestione come gli uffici stampa, non sui servizi”.

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asl chirurgia lazzeri più toscana sanità staccioli tagli

ultimo aggiornamento: 19-11-2012


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