LUCCA. Ridurre l’esposizione al rischio idraulico e idrogeologico, migliorare i servizi di intervento e di comunicazione in fase di emergenza, garantendo un maggior livello di sicurezza di beni, persone e ambiente. Questo è l’obiettivo che si pone il progetto transfrontaliero ‘Synergie – Sistema di gestione previsionale e operativa per la riduzione del rischio idraulico’, che è stato presentato oggi (mercoledì 21 novembre) a Palazzo Ducale e che vede la Provincia di Lucca come capofila con un finanziamento di 370mila euro.

“Un progetto estremamente concreto – commenta l’assessore provinciale alla Protezione civile, Diego Santi – dai forti risvolti pratici e che vuole dare delle risposte alle criticità che si sono evidenziate negli ultimi eventi alluvionali. Dopo l’alluvione del 2009, la Provincia di Lucca ha studiato questo progetto europeo e lo ha improntato a un’estrema praticità, individuando le debolezze del territorio e quelle della macchina di protezione civile. A fronte, infatti, dell’impossibilità di effettuare imponenti interventi strutturali, sia per la mancanza di fondi, sia per i tempi di realizzazione che sarebbero estremamente lunghi, abbiamo pensato fosse opportuno effettuare degli studi che permettessero di dare risposte alle criticità, attraverso la conoscenza dei punti deboli, l’individuazione di strumenti di previsione degli eventi e la definizione di protocolli di intervento nei confronti della popolazione e nei confronti dell’evento stesso”.

Il direttore generale dell’amministrazione provinciale, Riccardo Gaddi, ha illustrato il progetto spiegando che si tratta di programmare interventi cosiddetti ‘non strutturali’, cioè che tendono a ridurre il danno e fanno sì che il sistema di protezione civile possa reagire e, quindi, contenere i danni e che saranno finalizzati a garantire maggiore sicurezza sia alle persone che alle cose.

‘Synergie’ vede come partner l’Oehc-Office d’Equipement Hydraulique de Corse, le province di Sassari, La Spezia e Massa Carrara, nonché il Consorzio universitario per la Geofisica de La Spezia e terminerà a fine 2014.

 

 

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