VIAREGGIO. “Pensiamo che la questione sollevata dal parroco Don Lenzo Lenzi della Darsena di Viareggio, quartiere operaio, sia un tema su cui non si possa tacere.” Lo dice Mario Navari, portavoce della Federazione della Sinistra, a proposito dell’invito del parroco a non recarsi nei bar e negli esercizi pubblici dove si trovano slot machine e macchine del videopoker.
“Una situazione che pone un problema concreto per i giovani, disoccupati, pensionati e cassintegrati che vedono nel gioco un facile guadagno, che invece spesso si trasforma in rapporti morbosi e compulsivi con queste macchinette. Giochini accattivanti, con luci e suoni che attirano l’ attenzione, che vedono persone trascorrere ore e ore davanti ai monitor.
“Sta nascendo, tuttavia, un senso di responsabilità nuovo anche in alcuni gestori di Case del Popolo, bar, circoli Arci e di amministratori locali che vogliono sfuggire o limitare queste logiche. Ricordiamo a tal proposito la nostra battaglia per far eliminare nell’atrio dell’ospedale Versilia spazi pubblicitari delle sale slot, collocati nei pannelli posti sopra le macchine per la riscossione del ticket. Questo perché eravamo stupiti ed amareggiati nel vedere che un Azienda Sanitaria Pubblica che organizza, attraverso il Sert, attività per il sostegno contro le nuove dipendenze, pubblicizzasse minicasinò.
“Si tratta di una piccola battaglia vinta e che dovrebbe far emergere una sorta di indagine sociale a partire dal numero di dipendenti dal gioco che l’Asl sta monitorando con grande attenzione, anche perchè questi nuovi pazienti-malati hanno bisogno di assistenza farmacologica e psicologica.
“Purtroppo gli esponenti del governo Monti, dietro la finta intenzione di regolamentare questo settore, svolgono iniziative di promozione per incrementare tali giochi e conseguenti maggiori percentuali e introiti per lo Stato.
“Ricordiamoci che la cultura cristiana e quella comunista scrissero l’art. 41 della Costituzione, all’interno del quale si dice che l’ iniziativa economica è libera ma che ‘non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale’.”
