VIAREGGIO. È stata presentata giovedì scorso in Regione la proposta di Legge a firma della Giunta che riforma in modo radicale la bonifica Toscana.

Al seminario, che aveva valore di audizione, oltre all’Assessore all’Ambiente della Regione, Anna Rita Bramerini, e ai membri delle commissioni consiliari Agricoltura e Ambiente competenti in materia, hanno partecipato tutti i soggetti interessati alla riforma: Unioni dei Comuni, Consorzi di Bonifica, Sindaci, Associazioni Agricole, Lega Coop, Sindacati.
Tutti presenti per capire cosa succederà a breve e per presentare le osservazioni al testo di una legge, attesa da dieci anni, che si farà in meno di un mese.

“L’iter di approvazione della legge sono strettissimi perché il testo è stato collegato alla finanziaria e verrà approvato il 19 dicembre – spiegano i rappresentanti sindacali dei dipendenti del Consorzio di Bonifica Versilia Massaciuccoli – Siamo preoccupati perché con la nuova legge il nostro comprensorio verrebbe ampliato di circa 10 volte e le risorse per gestirlo solo di 2“.
“Il destino dell’Ente di bonifica Versilia Massaciuccoli sembrerebbe quello di inglobare anche Lunigiana, Garfagnana, Massa e Carrara: un territorio troppo vasto per continuare ad operare come oggi e ad avere un rapporto sostenibile con il cittadino”.

“Quello che preoccupa principalmente i dipendenti del Versilia – aggiungono i lavoratori –  oltre che riflessi non proprio chiari sul loro lavoro è il probabile aumento dell’attuale contributo di bonifica per andare a realizzare quelle opere di manutenzione straordinaria che oggi sono realizzate con il finanziamento pubblico”.
“Aspettiamo di conoscere la posizione dei Sindaci della Versilia che conoscono bene l’operato dell’attuale Consorzio – concludono le RSU – e chiediamo di essere ascoltati con le segreterie regionali, dall’Assessore Bramerini per poter portare il nostro contributo al fine di produrre una riforma di Consorzi più vicina ai territori e a coloro che sostengono il Consorzio economicamente”.

Ci permettiamo di aggiungere che, anche se comprendiamo bene le carenze di risorse e la necessità di organizzare meglio gli enti sul territorio, il Consorzio di Bonifica, negli ultimi anni, è stato uno dei pochi enti sempre attivi sul territorio, con investimenti sempre tesi alla salvaguardia della sicurezza pubblica. Non solo contribuiscono alla pulizia (fatta più o meno bene, questo lo concediamo, visto che ogni tanto registriamo qualche protesta) dei canali, ma sono sempre attivi in caso di necessità o di emergenza sul territorio. E un conto è gestire la Versilia e il bacino del Serchio, un conto è gestire un territorio sette volte più vasto.

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