VIAREGGIO. “Come ha detto qualcuno, questa crisi ha imbruttito tutti noi. C’è una sofferenza profonda in tutto il paese. Anche nel calcio, anche nei settori giovanili. Impensabile che non abbia ripercussioni sul nostro torneo.” Alessandro Palagi, presidente del Cgc Viareggio, non vuol passare per una di quelle persone che certe affermazioni le fa tra le righe: la crisi si fa sentire anche alla Coppa Carnevale, il torneo mondiale di calcio giovanile che imperversa a Viareggio ormai da 65 anni. Un’edizione improntata all’austerità, ma con l’impegno di garantire comunque uno spettacolo all’altezza della manifestazione.

In quattro e quarantotto. Quello che andrà in scena dall’11 al 25 febbraio prossimi potrebbe essere l’ultima volta della Coppa Carnevale a 48 squadre. Sempre che gli organizzatori riescano a raggiungere la cifra prestabilita. “Al momento abbiamo 40-41 adesioni, quindi la formula a 40 è sicura”, dice Palagi. “Stiamo ancora trattando con altre società, sia straniere che italiane.”

Proprio così: all’appello mancano ancora alcuni nomi di rilievo del pallone nostrano. Al momento, infatti, rimangono fuori ospiti abituali come Palermo e Vicenza, realtà emerse in tempi recenti quali Sassuolo e Varese, e poi anche Bologna e Cesena. Non è da escludere anche la presenza del Viareggio: “Ho parlato con il presidente Stefano Dinelli, il quale mi ha dato la massima disponibilità.”

Tra novità e conferme. Delle società che militano nel massimo campionato è sicura la presenza di Atalanta, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Parma, Roma, Sampdoria, Siena e Torino. Faranno parte del lotto delle partecipanti anche Empoli, Padova, Reggina, Spezia e la novità Juve Stabia in rappresentanza della Serie B, Lecce ed Entella per la Lega Pro e, infine, Città di Marino e Rappresentativa Serie D per il mondo non professionistico.

Cospicuo anche il plotone delle straniere, provenienti dai cinque continenti: ancora una volta saranno presenti Apia Leichhardt Tigers (Australia), Anderlecht (Belgio), Nordsjælland (Danimarca), Belasica (Macedonia), Santos Laguna (Messico), Spartak Mosca (Russia), Liac New York (Stati Uniti), Honvéd (Ungheria) e Pakhtakor (Uzbekistan). A queste si aggiungono alcuni graditi ritorni – i croati del Rijeka, gli inglesi del Newcastle, i serbi della Stella Rossa – e tante debuttanti: è il caso degli argentini del Club Atlético All Boys, degli ecuadoregni del Norte America, dei norvegesi dell’Honefoss, degli sloveni del Maribor e degli americani del Long Island New York United. La vera chicca, al momento, è la rappresentativa della Nazionale Under 17 del Congo, coordinata da Paolo Berrettini.

“In ballo ci sono anche una squadra del Togo, alcune tedesche e tre sudamericane, tra cui un’altra formazione dell’Ecuador, una paraguayana e una argentina, il San Lorenzo”, aggiunge Palagi. Il sorteggio dei gironi è in programma mercoledì 9 gennaio, la presentazione ufficiale del torneo il 4 febbraio.

A caccia di sponsor. “Siamo al lavoro da mesi per allestire questa edizione del torneo, e non pensavamo che fosse così difficile metterla in piedi”, confessa Palagi. “Grandi sponsorizzazioni, al momento, non sono arrivate. Il Comune ha fatto venire meno il suo contributo annuale, la Provincia sparirà e la Fondazione Carnevale è al verde. Rimane, almeno, la Regione Toscana. E devo ammettere che il torneo riscuote maggiori consensi fuori da Viareggio.

“Noi abbiamo fatto, e continueremo a fare, la nostra parte per la città. Ma in cambio abbiamo sempre ricevuto meno di quanto abbiamo dato.”

Quale futuro? Di concreto, intanto, c’è l’accordo con la tv di Stato che garantirà 19 dirette da Viareggio e dal secondo campo esterno, ancora da decidere: La Spezia, complice la promozione degli aquilotti in Serie B, ha dovuto rinunciare, ora si fa il nome di Pontedera. Probabile, poi, che un intero girone del torneo si disputi in un’altra regione, quasi sicuramente nel Mezzogiorno.

L’impegno del Cgc, poi, sarà anche quello di garantire un futuro alla sua creatura: “Nel settore giovanile, e in particolare in quello Primavera, è già in atto una piccola rivoluzione”, dice Palagi. “Non a caso quest’anno il torneo sarà riservato ai giocatori nati dal 1° gennaio 1994 al 31 dicembre 1996, con la possibilità di schierare quattro fuoriquota classe 1993.

“Stiamo studiando il modo di incastonare la Coppa Carnevale nel calcio che conta e nei prossimi giorni incontreremo un personaggio importante proprio per portare avanti la trattativa.” Il riferimento è all’esperimento, previsto per il biennio 2014-2016, della Champions League giovanile ufficialmente riconosciuta dalla Uefa. Che potrebbe sancire la fine della Coppa Carnevale con 48 squadre.

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