(foto pomella) CAMAIORE. Anche il Comune di Camaiore, come quello di Massorosa, fa ricorso al TAR per far valere le ragioni ed i diritti del Comune di Camaiore, nell’ambito di un’azione collettiva che già unisce numerose pubbliche amministrazioni della Toscana. Questo è quanto ha stabilito il sindaco Alessandro Del Dotto, dopo le ultime decisioni del Ministero dell’Economia, che hanno portato ad una vera e propria ‘sottrazione’ dalle casse del Municipio di quasi un milione e trecento mila euro sui trasferimenti statali, come già sottolineato in occasione dell’ultima seduta del Consiglio Comunale.
L’Amministrazione camaiorese ha deciso quindi di non abbassare la testa di fronte a questa ennesima brutta sorpresa ‘in corsa’ riservata dal Governo Monti agli enti locali.

A spiegare la situazione, il vicesindaco e assessore alle Finanze Marcello Pierucci. “Questa mossa che arriva da Roma è inaccettabile sotto diversi aspetti. Tutto nasce dal passaggio da ICI a IMU, e le stime che il Ministero dell’Economia ha deciso di rivedere in merito a quanto incamerato dai Comuni negli ultimi anni”.

“Nella pratica, questo ulteriore taglio ai trasferimenti a Camaiore è stato operato a fine ottobre, quando erano stati già approvati sia il bilancio vero e proprio, sia la salvaguardia dei suoi equilibri – dichiara Pierucci – A fronte di soldi ormai impegnati dagli amministratori locali, il Governo ha di nuovo allungato le mani per sottrarre risorse preziose. Questo è sbagliato: non solo sul piano formale e di principio, ma principalmente si tratta di un errore sotto il profilo della sostanza, perché questo colpo basso, nel nostro caso, si basa su entrate ICI che risalgono al 2009, tra l’altro non effettive ma semplicemente stimate, non in linea con gli incassi reali dell’ente locale”.
“Anche se la mossa di Roma non crea voragini nelle casse del Comune, considerato che in via prudenziale le previsioni di bilancio erano state impostate cercando di mettere al sicuro Camaiore da eventuali, ulteriori tagli, questa azione si rende necessaria per almeno due ordini di ragioni – rincara il sindaco Alessandro Del Dotto– La prima, quando il buonsenso e la responsabilità politica di un Governo vengono meno, non solo gli

(foto Marco Pomella)
(foto Marco Pomella)

elettori devono trarre le loro conclusioni, ma noi amministratori locali non possiamo altro che cercare di far valere le nostre ragioni attraverso leggi e regole alle quali anche lo Stato e il Governo sono sottoposti. La seconda riguarda una amara constatazione, circa la distanza del Governo e dei grandi apparati ministeriali dalla realtà degli enti locali e dunque dei quotidiani, reali e crescenti bisogni della gente. Questo ricorso al Tar, pienamente sostenuto dall’ANCI Toscana, non è soltanto un vezzo, bensì un chiaro segnale di difesa delle tasche dei nostri cittadini”.

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ultimo aggiornamento: 08-12-2012


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