VIAREGGIO. Probabilmente era colui che più di tutti, anche del suo stesso allenatore, auspicava un pronto riscatto dopo la batosta del “Curi”. E, in un colpo solo, è stato tra i principali artefici del 3-0 sul Barletta e ha fatto dimenticare il rigore fallito contro il Perugia mettendo a segno il raddoppio che, per il momento in cui è giunto, è sembrato tranquillizzare il Viareggio. Quando è in giornata di grazia, Matteo Calamai può fare come un celebre tormentone di un’azienda casearia: le cose per bene.

Sua la sventagliata che chiama Pane a un intervento decisivo, suo il sinistro vincente del 2-0, sua anche la rasoiata che sbatte sul palo che avrebbe potuto regalare al Viareggio il terzo gol prima della punizione di Magnaghi nei minuti di recupero. “Volevamo voltare pagina dopo domenica scorsa e questo 3-0 è un risultato positivo per tutto, per la classifica e anche per il morale.”

Ci è voluto un calcio d’angolo, però, per vivacizzare un match non troppo generoso in termini di emozioni. “Non era facile mantenere il possesso palla, il Barletta commetteva molti falli: direi che siamo stati bravi a sfruttare gli episodi, chiudere il primo tempo avanti di due reti ci ha avvantaggiati.”

20 punti in 14 giornate sono un bottino più che soddisfacente, ma Calamai non vuole accontentarsi proprio adesso: “Andremo a Frosinone con lo spirito di chi, ritrovata la vittoria, ci tiene a chiudere in bellezza il girone di andata e l’anno solare.” Detto senza troppi giri di parole: “Vincere”.

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Ascolta l’intervista a Matteo Calamai

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