FORTE DEI MARMI. “La serata di “Natale insieme” per i cittadini residenti ultrassessantacinquenni è una scelta dell’amministrazione comunale ponderata e dettata dalla volontà di regalare, proprio in una situazione critica come quella che stiamo vivendo attualmente, un momento di svago e di serenità a numerosi fortemarmini che l’aspettano e che ormai sono abituati a ritrovarsi per festeggiare insieme il Santo Natale”.
Il sindaco Umberto Buratti respinge la critica del capogruppo del centro destra James Popper. “In questa festa – spiega il sindaco, innanzi tutto non c’è distinzione di censo, ma chi vi partecipa deve iscriversi preventivamente, per evitare che qualche furbetto si infili all’ultimo momento. All’ingresso, infatti, viene verificata l’iscrizione e assegnato il posto. Certo, non sono più i tempi di Popper quando si spendevano quasi settemila euro alla Capannina, senza alcuna selezione di residenza e di età. Fin dall’inizio della crisi economica abbiamo rimarcato la nostra intenzione di risparmiare il settore sociale dai tagli imposti dalla riduzione dei costi ed è quello che stiamo facendo. Compresa la cena di Natale, da anni appuntamento di alto gradimento per i nostri cittadini. Quanto alla promozione, è stata effettuata come sempre, attraverso i nostri uffici (ufficio stampa, ufficio informazioni turistiche, sito comunale e associazioni di volontariato) che hanno provveduto a inviare debita comunicazione agli organi di stampa e istituzionali. Inoltre, non ho assolutamente ritenuto appropriato barattare questo evento con le luci di Natale.
Gravissime sono ,invece, le accuse di Popper, quando parla di soldi spesi per fare campagna elettorale, riferendosi ad un evento ricreativo, organizzato da anni, che l’amministrazione ha coscientemente voluto mantenere per regalare un momento di serenità ai propri cittadini, invece di aggiungere qualche alberello illuminato. Quanto all’IMU alla TARSU e al suolo pubblico, sono aumenti imposti dal Governo e non da Buratti. Meno male – conclude il sindaco – che per una sera i sessantenni riescono ancora a ballare, visto che da tempo piangono lacrime amare grazie al partito di Popper e compagni”.
