CAMAIORE. L’abuso c’è, ed è stato trovato. Certo questo non significherà certo l’abbattimento del traliccio (almeno non nell’immediato, visto che si prospetta un lungo e complicato contenzioso), ma quanto meno che le società costruttrici dovranno sistemare gli aspetti non a norma di legge per quanto riguarda le antenne radio-televisive di Pedona, nel Comune di Camaiore.

La “lente di ingrandimento” dell’Amministrazione  si concentra su uno dei tralicci in località Venti di Pedona. Si tratta dell’impianto più “giovane” tra quelli presenti in zona, destinato all’emittenza radiotelevisiva, sul quale l’Amministrazione Del Dotto, e in particolare l’Assessorato all’Ambiente di Davide Dalle Mura, ha disposto accertamenti.

La realizzazione della struttura non è risultata fedele al progetto presentato a suo tempo al Comune. I controlli dell’Ufficio Edilizia privata hanno evidenziato una difformità tra la posizione del traliccio ‘sulla carta’ e di quella che è stata poi la sua effettiva collocazione: una traslazione che rappresenta, nei fatti, un abuso edilizio.

L’Ufficio Ambiente, da parte sua, ha richiesto ad Arpat, l’agenzia regionale per la difesa dell’ambiente, il monitoraggio delle emissioni sulla zona e il controllo di ogni singolo impianto posto su ogni ripetitore di Pedona. Come ulteriore tutela, è stata effettuata una simulazione complessa, riguardante la ‘sommatoria’ delle emissioni di ogni ripetitore sul territorio, prendendo in esame le potenze di trasmissione minime e massime (indipendente da qualsiasi eventuale modifica della potenza di trasmissione da parte dei gestori). Questo ha consentito di evidenziare tutte le criticità e consentire di dichiarare la zona come ‘area satura’. In pratica, ARPAT non rilascerà più alcuna autorizzazione a nuovi impianti.

Tornando al traliccio in oggetto, dopo alcune proprie verifiche, l’agenzia regionale ha fornito osservazioni in merito al dislocamento dei singoli impianti radiotelevisivi: anche in questo caso sono state riscontrate differenze sostanziali tra quanto indicato nel progetto originale e la situazione che i tecnici si sono trovati di fronte.

Completato il quadro delle difformità presenti, verrà presentata dagli uffici comunali una contestazione punto per punto alla proprietà dell’impianto, che potrebbe sfociare in una ordinanza di demolizione: all’orizzonte si prospetta un contenzioso che mira al ripristino della legalità e della sicurezza nell’area di Pedona.

“Se ancora ce ne fosse bisogno, questi controlli che abbiamo voluto e disposto sono una dimostrazione lampante di come la nostra amministrazione sia attenta per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini e inflessibile nel far rispettare le regole e punire chi sgarra – sottolinea l’assessore Dalle Mura – Stiamo lavorando in tal senso a realizzare un nuovo monitoraggio continuo del territorio, attraverso un sistema che permetterà ai cittadini di accedere ai dati in tempo reale. Un obiettivo che per cinquant’anni nessuno ha mai voluto affrontare: poche chiacchiere, insomma, e molti fatti”.

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ultimo aggiornamento: 18-12-2012


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