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FIRENZE. Ridefiniti per il 2013 i tetti di spesa per l’erogazione dei prodotti dietetici senza glutine per i celiaci. I nuovi tetti li ha stabiliti la giunta, con una delibera approvata nel corso dell’ultima seduta.

Restano invariati quelli per le fasce di età 6 mesi-3 anni (60 euro mensili) e 3-10 anni (90 euro mensili). Variano invece quelli per i pazienti dai 10 anni in su, passando dai generici 130 euro mensili sia per i maschi che per le femmine a 110 euro per le femmine e 125 per i maschi. La differenza è dovuta alle diverse necessità di apporto calorico tra i due sessi.

La riduzione dei tetti è conseguenza del fatto che l’ampliamento del mercato dei prodotti privi di glutine ha prodotto un contenimento dei costi dei singoli prodotti. La decisione è stata condivisa anche con l’Associazione Italiana Celiachia toscana.

Della ridefinizione dei tetti di spesa sono stati informati i direttori generali di tutte le aziende sanitarie, che dovranno corrispondere i buoni ai pazienti. Questa del 2013 è una sperimentazione: il gruppo di lavoro istituito dalla Regione già nel 2003, e composto da tecnici dell’assessorato e membri dell’Aic, monitorerà costantemente l’andamento della sperimentazione.

La celiachia è una malattia autoimmune dell’intestino tenue, causata da una reazione a una proteina del glutine presente nel grano, e a proteine simili presenti in altri cereali. La dieta priva di glutine è, al momento, l’unica terapia per i pazienti celiaci. Dal 2004 la Regione Toscana corrisponde ai celiaci i buoni di spesa per l’acquisto dei prodotti senza glutine.

In Italia i celiaci sono oltre 135mila, in Toscana 10.700; i due terzi sono donne.

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