FIRENZE. Dal 1° gennaio 2013, tutti i gestori di sale da gioco e di esercizi in cui vi sia offerta di giochi pubblici, o anche di scommesse, avranno l’obbligo di esporre ben visibile materiale informativo sul gioco d’azzardo: in fondo alla locandina, le due domande per capire se si è o meno a rischio dipendenza. Lo prevede il decreto-legge cosiddetto Balduzzi, convertito in legge l’8 novembre 2012, che obbliga i gestori a “esporre, all’ingresso e all’interno dei locali, il materiale informativo predisposto dalle aziende sanitarie locali, diretto a evidenziare i rischi correlati al gioco e a segnalare la presenza sul territorio di servizi di assistenza pubblici e del privato sociale dedicati alla cura e al reinserimento sociale delle persone con patologie correlate al gioco d’azzardo patologico.”

In Toscana, il materiale informativo è stato predisposto dall’assessorato al diritto alla salute, avvalendosi del contributo di professionisti esperti nella prevenzione e cura delle persone con problemi di gioco d’azzardo patologico. Le locandine verranno “personalizzate” da ciascuna Asl, che le consegnerà a tutti i gestori di locali interessati. Nel materiale informativo ci saranno logo della Asl e i recapiti telefonici dell’Urp, l’Ufficio relazioni con il pubblico, per avere informazioni sui servizi di cura.

Nella locandina, si spiega che il gioco d’azzardo patologico è un disturbo del comportamento che rientra nell’area delle cosiddette “dipendenze senza sostanze”; che può sembrare innocuo, ma in realtà può provocare una pericolosa dipendenza in tutte le fasce di età. Si elencano i vari tipi di gioco d’azzardo: slot machine, lotterie, gratta e vinci, poker online, scommesse sportive, bingo e casinò online.

“Il giocatore patologico sviluppa un legame sempre più forte con il gioco, trascura la famiglia, gli impegni lavorativi e la vita sociale”, spiega il volantino. “Aumenta progressivamente la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare e la somma spesa nel tentativo di recuperare le perdite, nella speranza di rifarsi.” Il rischio è quello di spendere sempre più denaro e trascorrere sempre più tempo a giocare, pensando di poter controllare la propria voglia ma senza riuscirci, diventando irritabili quando non si gioca, mentendo a familiari e amici, giungendo a commettere atti illeciti per procurarsi denaro.

In fondo alla locandina, le due domande per scoprire se si rischia la dipendenza da gioco, e i contatti a cui rivolgersi per avere informazioni e aiuto.

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