VIAREGGIO. “Si è appena concluso un anno, il 2012, che per la nostra città è sicuramente da ricordare come altamente negativo sia per la grave crisi economica e occupazionale sia per le vicende politico-amministrative accadute: basti ricordare fra le tante l’arrivo del commissario prefettizio, la perdita del Festival della Salute migrato a Pietrasanta, la profonda crisi della Fondazione Puccini, il disastro del bilancio con le aliquote Imu al massimo e una grande confusione della politica cittadina, Pd compreso, troppo concentrata sul nome del sindaco e poco attenta ai problemi e alle scelte del dottor Mannino.” Lo scrive Antonio Batistini, ex capogruppo del Pd in consiglio comunale e candidato alle primarie del centrosinistra per le elezioni amministrative.

“Il 2013 purtroppo nasce già con nuove tasse sulle macchine dei residenti in centro, la Tares che verrà applicata, speriamo con l’aliquota minima, e l’ennesimo problema sul Carnevale: è di questo che voglio parlare.

“Innanzitutto voglio esprimere il dispiacere per l’interruzione di una festa rionale come quella della Darsena che ha sempre fatto giustamente e meritatamente parte della migliore tradizione viareggina oltre che rappresentato un forte valore aggiunto alla manifestazione del Carnevale.

“Ma come si è arrivati a questo? Facciamo un breve riepilogo per arrivare ad una conclusione. In questi anni le polemiche relative al Carnevale sono cresciute a dismisura e per citarne qualcuna credo che basti pensare a come sia stato diretto dal suo presidente Alessandro Santini. Abbiamo assistito a conflitti ripetuti, inutili, avvilenti, incomprensibili e il più delle volte strumentali tra il presidente Santini e – a turno vittime della sua incapacità di curare dei normali rapporti – rappresentanti del consiglio di indirizzo, commercianti della Passeggiata, rappresentanti dei Rioni, carristi, rappresentanti di associazioni sportive.

“La continua polemica contribuisce oltremodo a far nascere scetticismi, ostracismi, sospetti e invidie di ogni genere sulla manifestazione e sugli attori della stessa minando non solo la tradizione più importante della città ma anche svilendola nei contenuti.

“Il risultato è che da troppi anni, anche quando governava il centrosinistra, si fanno sempre troppe polemiche sui soliti problemi senza mai provare a risolverli in via definitiva.

“Penso che sia necessaria principalmente una seria riflessione sulle risorse disponibili e sostenibili per la città da assegnare al Carnevale e, sulla base di queste, organizzare con professionalità la manifestazione affidandosi a professionisti del settore sia dal punto di vista artistico che da quello pubblicitario e di marketing. Per arrivare a questo è necessario che si tolga la politica dal Carnevale.

“L’utilizzo ad uso propagandistico e di vetrina della manifestazione, il parcheggio nei consigli di indirizzo e di amministrazione di sostenitori per ottenere consenso politico sono state in questi ultimi anni il vero grande problema del nostro Carnevale, la vera causa del disamore verso questa manifestazione cosi importante, il vero motivo per cui per non scontentare nessuno non si è mai preso decisioni forti e decise su come organizzare economicamente e artisticamente i corsi.

“Noi faremo tesoro degli errori del passato.”

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