CAMAIORE. “Con riferimento alla problematica delle difficolta economiche della gestione del Palazzetto, sicuramente io non parlo quando i buoi sono scappati perché non sono ad imputare la responsabilità della mala gestione del Palazzetto alla nuova amministrazione anzi per quei pochi mesi che siamo stati rappresentati come Udc all’interno del CDA dell’azienda ci siamo resi subito conto che nella impostazione e nella organizzazione gestionale c’erano diverse falle, ma nonostante ciò nessuno prima ha mai parlato di privatizzarlo”.

Lo scrive Pier Francesco Pardini, capoguppo Udc in consiglio comunale a Camaiore, in replica alle parole dell’assessore alla finanze Marcello Pierucci che aveva parlato di un buco di bilancio nell’azienda pubblica Pluriservizi.

“Inoltre sempre in quel breve periodo ci siamo adoperati fin da subito per cercare di risolvere anche ben altre problematiche sia di gestione economica e reddituale dell’azienda a 360° che le tante richieste e necessità del personale”.

“Infatti io contesto la probabile scelta di questa amministrazione, appreso a mezzo stampa, di voler privatizzare una realtà che deve essere tenuta, a mio avviso, sotto la gestione dell’ente pubblico o comunque di una partecipata, proprio per garantire a tutti i cittadini un servizio pubblico e sociale per essere alla portata di tutti, cosa che privatizzandolo i Camaioresi non avrebbero la certezza di tariffe calmierate”.

“Inoltre – dice Pardini – l’altro aspetto di vitale importanza sono i dipendenti dello stesso Palazzetto, in quanto, come si può pensare che siano sereni, i dipendenti, pur andandogli a garantire che una fantomatica associazione o cooperativa che si aggiudicasse la gestione non potrà mai assicurare la certezza della protezione del posto di lavoro, cosa che, invece, essendo inquadrati sotto una società partecipata al 100% dall’amministrazione pubblica offre sicuramente una certezza per il futuro di quelle famiglie che in passato possono aver contratto mutui e impegni finanziari per aver acquistato casa o comunque altri obblighi finanziari, che domani in caso contrario nel momento che ci fosse una flessione del lavoro, la società privata, non ci penserebbe nemmeno un attimo a metterli a casa, come purtroppo quotidianamente in questo periodo sta succedendo”.

“Quindi i due punti nodali della questione sono quelli che ho sopraindicato, ragion per cui l’azienda, e l’amministrazione Comunale, in una completa riorganizzazione di tutti i servizi dovrebbe impegnarsi a trovare soluzioni alternative che portino ad incrementare e a sfruttare al meglio sotto il profilo della redditività il palazzetto senza che l’amministrazione getti subito la spugna”.

 

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ultimo aggiornamento: 10-01-2013


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