VIAREGGIO. “Cosa vuoi di più dalla vita?”. Se il celebre tormentone dell’Amaro Lucano fosse una domanda da sottoporre ai viareggini, molti carnevalari chiederebbero il rilancio della manifestazione principale della città. Un rilancio che potrebbe passare anche attraverso il nuovo accordo commerciale con la casa di produzione materana che imbottiglia il celebre liquore dolceamaro.

La partnership è stata presentata questa mattina (sabato 12 gennaio) a Palazzo delle Muse, in occasione della conferenza stampa sulla cerimonia di apertura del prossimo 2 febbraio. A Francesco Vena, esponente della famiglia che ideò la ricetta nel 1894 nel retrobottega dell’allora biscottificio, il compito di illustrare i punti in comune tra l’Amaro Lucano e il Carnevale viareggino: “Ci uniscono oltre 100 anni di storia nel segno della tradizione ma anche della creatività, due valori in cui crediamo fortemente”, spiega Vena. “Per la nostra azienda è la prima volta che viene siglato un accordo commerciale di questo tipo: il Carnevale di Viareggio è uno dei simboli nell’Italia nel mondo e per questo è un piacere essere qua.”

La Amaro Lucano sarà presente con un proprio spazio all’interno della grande tensostruttura che sorgerà sull’arenile di piazza Mazzini, dove saranno distribuiti vari gadget. Ma i termini dell’accordo non finiscono qui: traendo ispirazione dall’ultimo slogan dell’azienda – “Quel tocco italiano” -, un rappresentante della famiglia Vena consegnerà una jeroboam, cioè una bottiglia da tre litri, di amaro al costruttore del carro più rappresentativo del “tocco italiano”. Il fortunato carrista verrà omaggiato anche di una statua in terracotta dipinta a mano dal maestro Felterino Onorati che raffigura la pacchiana, la donna in abiti tradizionali lucani che fa bella mostra di sé sulle etichette delle bottiglie del rinomato liquore.

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