MASSAROSA. “Che il sindaco Mungai pretenda di avere sempre ragione, anche quando gli errori sono evidenti, è ormai risaputo e noto, ma c’è un limite a ogni cosa, soprattutto quando si cambiano le carte in tavola e si offende l’intelligenza dei cittadini”.
Lo scrive Fabrizio Larini, ex sindaco di Massarosa, replicando alle parole del sindaco Mungai sull’incarico di recente affidato, e sulla gestione della Sermas.
“Se è vero che formalmente le assunzioni le fanno i dirigenti – spiega Larini – è anche vero che le fanno sempre all’interno dei programmi e secondo gli indirizzi politici dettati dall’Amministrazione. Ciò significa che il dottor Canessa, dirigente, ha disposto assunzione ai Lavori Pubblici perché questo era previsto negli atti di programmazione”.
“Siamo in presenza di un sindaco che non si accorge degli abusi effettuati sui palazzi di proprietà dell’amministrazione, non vede nuovo personale che gira nelle stanze del municipio chi con incarichi e chi addirittura senza, non sa il perché sono stati cambiati tre dirigenti nel settore lavori pubblici, o per quale motivo il suo amico Battaglia si sia dimesso da presidente della Sermas, non sa se ci sono stati debiti fuori bilancio, ecc. ecc., insomma non si rende minimamente conto del grande caos amministrativo che lo circonda”.
“Il Sindaco Mungai – scrive Fabrizio Larini – non può pretendere di sottrarsi così alle proprie responsabilità e soprattutto non risolve in questo modo la questione di trasparenza, di legittimità e di economicità che abbiamo posto. Anzi, le aggrava”.
“Caro Mungai io in 10 anni di sindaco, nel bene e nel male, mi sono sempre assunto in prima persone tutte le responsabilità di ciò che avveniva all’interno dell’ente, non ho mai esternato pubblicamente falsità, cosa che abitualmente avviene con la tua amministrazione e ho sempre risposto pubblicamente con chiarezza e trasparenza a tutto ciò che mi veniva contestato”.
“Io so bene i motivi del perché ad esempio sono stati cambiati tre dirigenti ai lavori pubblici e comprendo il tuo imbarazzo nel non voler rispondere pubblicamente, come non rispondi a tutte le questioni che ti abbiano sollevato, credo che prima o poi qualcuno farà chiarezza su queste vicende, come credo che i cittadini abbiano ben capito da chi siamo amministrati”.
