CAMAIORE. Si chiama diabrotica virgifera virgifera Le Conte, è un insetto, nemico numero uno del mais e da qualche tempo è arrivato anche in Toscana. Originario degli Stati Uniti, dove i suoi effetti sono devastanti per le produzioni di mais, l’insetto fitofago è arrivato nel nostro paese a fine degli anni ’9o. A provocare i danni sul mais sono le larve che divorano le radici provocando importanti perdite di raccolto e conseguenti danni alle aziende agricole specializzate. Uno spauracchio che ha obbligato la Regione Toscana ad intensificare le misure del “Piano di azione” per l’anno 2012 che prevede misure obbligatorie anche per i produttori della Provincia di Lucca (almeno 250 i produttori interessati) dove una decina di comuni sono stati classificati, in tutto o in parte, zone di contenimento. In testa alla lista c’è Camaiore, oltre a Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca e Capannori.

Nello specifico, i produttori dovranno attuare le seguenti contromisure per evitare un’infestazione del territorio: le aziende produttrici inserite nella zona di contenimento hanno l’obbligo di rotazione delle colture in modo che il mais non sia coltivato negli stessi campi per più di un anno su due. Inoltre non potranno importare da zone infette piante e parti di piante allo stato fresco; potranno impiegare macchine agricole (mietitrebbiatrici, trinciatrici ecc.) che hanno operato in zone infette soltanto dopo un’accurata pulizia. Da evitare inoltre la semina nei mesi di aprile e maggio. E’ invece possibile seminare anche dopo il secondo anno sugli stessi terreni ma a condizione che venga seminato o entro il 31 di marzo o dopo il 1 giugno, comunicando alle regione con apposito modello la data di semina e i terreni interessati. Infine è obbligatorio presentare domanda unica aziendale (DUA) indicando particella per particella dove viene coltivato.

“L’obiettivo della prevenzione è evitare l’infestazione e contrastare l’eventuale nascita di focolai – sottolinea Francesco Ciarrocchi, direttore provinciale di Coldiretti – in questa fase è importante tenere sotto controllo la situazione e monitorare il fenomeno che fortunatamente interessa piccole porzioni del territorio”.

 

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