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CAMAIORE. “Ragazzi, 351 parlamentari nominati , non eletti ma nominati, votarono le leggi razziali e condannarono così allo sterminio tutta la mia famiglia. Oggi il vostro dovere è votare. Come volete, ma votate. Io avevo 15 anni, nessuno mi difese con il voto. Votate perché la giornata della Memoria della Shoah abbia senso”. Parole di Piero Terracina, sopravvissuto all’Olocausto,  a centinaia di ragazzi delle scuole di Camaiore, incontrati al centro congressi le dune di Lido di Camaiore.

Anna Graziani, presidente della commissione scuola, cultura e sport, presente al commovente incontro fra Terracina ed i giovani, coglie questa frase come la lezione della giornata. È fa suo l’appello di chi, a 15 anni, ha subito uno dei  peggiori orrori della storia. “I giovani capiscano che l’arma del voto – dice Graziani – e’ la più’ forte fra quelle messe nelle loro mani. Non andare a votare non significa solo restar fuori.  Significa lasciare che il nazista di turno possa sopprimere il debole. Significa lasciare che altri decidano per lui e del futuro delle persone.  Se le cose andranno peggio chi non ha votato non avrà’ alibi. E se non crediamo ad un sopravvissuto alla Shoha a chi dovremmo credere? Ripeto: non importa per chi. Ragazzi, andate a votare. E pensate a Piero.Che aveva la vostra età'”

 

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