LUCCA. Decine di commercianti e artigiani, ieri mattina nella Sala Fanucchi della Camera di Commercio di Lucca, per prendere parte alla giornata di mobilitazione nazionale e provinciale promossa per protestare contro la politica di pressione fiscale portata avanti dal Governo e che sta producendo chiusure di aziende in serie ovunque.

Davvero tanti gli imprenditori che si sono dati appuntamento nella sede di Corte Campana dell’ente camerale, in rappresentanza delle giunte e de vari sindacati di Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna. L’iniziativa, coordinata dal presidente della Camera di Commercio Claudio Guerrieri, si è aperta con un collegamento in diretta streaming con Roma, dove il presidente nazionale di Confcommercio Carlo Sangalli, in rappresentanza delle 4 categorie, ha illustrato la drammatica situazione di un’Italia dove, in media, ogni minuto chiude un’impresa.

Dopo la proiezione di un video che ha rimarcato le posizioni di Sangalli, la giornata lucchese è entrata nel vivo con i discorsi dei presidenti delle 4 associazioni di categoria, a cominciare da quello di Confcommercio Ademaro Cordoni, seguito dai colleghi Costante Martinucci (Confartigianato), Giuliano Cesaretti (Confesercenti) e Ugo Da Prato (Cna), ognuno dei quali ha toccato un tema specifico, passando dalla fiscalità alle stelle alle enormi difficoltà di accesso al credito, attraverso l’eccessiva burocrazia che strozza le aziende sino all’assenza di adeguate politiche di sostegno e rilancio dell’impresa.

Concorde l’invito al Governo che verrà, a prescindere dal suo colore politico, a trattare come priorità assoluta la ripresa del terziario, vero motore economico del Paese. Diversi i politici e i rappresentanti istituzionali presenti in sala: i senatori Andrea Marcucci (Pd) e Nedo Poli (Udc); la deputata Raffaella Mariani (Pd); i sindaci Alessandro Tambellini (Lucca), Maurizio Marchetti (Altopascio) e Michele Giannini (Vergemoli), gli assessori alle attività produttive Giovanni Lemucchi (Lucca) e Francesco Bambini (Provincia di Lucca) e altri ancora. Alcuni di loro, si sono alzati e hanno lasciato la sala mentre l’assemblea era in pieno svolgimento, in quanto diretti come preannunciato a un altro incontro istituzionale già fissato in precedenza, suscitando polemiche da parte dei presenti, visto che tra l’altro non hanno avuto modo di rispondere alle richieste di aiuto delle categorie.

Tanti gli interventi arrivati dal pubblico, fra cui quelli del presidente provinciale di Fipe Confcommercio Benedetto Stefani e del presidente della Commissione centro storico di Confcommercio Giovanni Martini, di Rocco Filardi, presidente sezione edili di Confartigianato; di Sandra Masi, vicepresidente Confartigianato; di Vincenzo Lardinelli, presidente balneari Confesecenti, e di Antonella Gabbriellini, imprese edili Cna. Gli operatori hanno avuto modo così di raccontare tutte le criticità che la crisi costringe a vivere, ogni giorno, sulla propria pelle. A chiudere l’intensa mattinata di lavori, i quattro presidenti delle associazioni hanno scoperto una “targa – lapide”, firmata da Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato e Cna, recante la scritta: “In ricordo di tutte le imprese che hanno chiuso dal 2008 ad oggi, e di tutte quelle che chiuderanno per le troppe imposte, il negato accesso al credito, la morsa burocratica e la inadeguatezza delle politiche del lavoro vigenti”. Perché come ha ricordato Cordoni, durante il suo intervento, “Se non si cambia subito, si muore”.

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