CASTELNUOVO. “Riteniamo che la situazione sia evoluta in modo favorevole’ e ‘inviteremo la popolazione a riprendere le ordinarie attivita”.

Lo ha detto all’Ansa il capo della protezione civile Franco Gabrielli al termine di una riunione con i sindaci della Garfagnana sull’emergenza terremoto.

“Pur rimanendo la Garfagnana un territorio ad alta sismicità – ha detto Gabrielli, riteniamo “che la popolazione possa tornare alla vita ordinaria”. Sapendo che “il territorio è sismico, che l’attenzione va mantenuta alta e che comunque l’unico sistema per salvaguardare la popolazione è avere case o frequentare edifici sicuri”.

Nel graduale rientro alla normalità delle popolazioni della Garfagnana, è comunque stato deciso di tenere aperti fino a domani i centri operativi comunali della Protezione civile.

“Il sistema locale di protezione civile (Prefettura, Provincia, Forze dell’ordine e sindaci) ieri sera si è trovato a dover prendere decisioni gravose in un breve lasso di tempo”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli. Rivendico  che la scelta, in particolare dei sindaci, di condividere con i cittadini le comunicazioni pervenute a livello locale e di organizzare tutti i supporti in termini di strumenti, volontariato e attrezzature per accompagnare una situazione di grave disagio, sia stata una scelta coraggiosa e corretta”.

“Il sistema locale ha dato buona prova di sé con 1300 persone accolte nei punti di ricovero, centinaia tra rappresentanti delle Forze dell’ordine e volontari impiegati e uno straordinario comportamento della popolazione che ha dimostrato grande senso di responsabilità e solidarietà. Per il futuro resta il fatto che il territorio della Valle del Serchio è ad alto rischio sismico e che dobbiamo assolutamente migliorare il sistema della comunicazione. Il nodo cruciale è passare da una comunicazione tecnica come quella dell’INGV, fatta da esperti sismologi, ad una decisione che proponga un modello comportamentale da condividere con i cittadini”.

“Il momento fondamentale – conclude Baccelli – è, infatti, quello in cui si passa dall’analisi del rischio ad una decisione di protezione civile e quindi, se è vero come è vero che i sindaci sono i primi responsabili della protezione civile, nello svolgimento di questo gravoso compito essi hanno bisogno di un più forte supporto da parte della filiera INGV – Dipartimento Nazionale di Protezione civile- Regione Toscana che costituisca un indirizzo chiaro e univoco per applicare il modello compo”.

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