CAMAIORE. “Non fosse per il fatto che il signor Pellegrini mi attribuisce parole e pensieri che mai ho espresso, il suo intervento meritava una giusta indifferenza. Per lui parla la sua storia politica e, sinceramente, non credo abbia nulla da insegnarmi, sotto nessun profilo”.

Daniele Rivieri, capolista al Senato della Destra, risponde alle affermazioni del coordinatore comunale di Fli, Fabrizio Pellegrini che lo aveva accusato di fare campagna elettorale con il colore della pelle degli altri.

“Entrando nel merito delle affermazioni del signor Pellegrini, io non ho mai detto niente contro i medici e i paramedici, ma semmai ho espresso perplessità sulla gestione sanitaria regionale che, mentre chiede continui sacrifici sia in termini economici che di taglio dei servizi, offre tutto ai clandestini e extracomunitari, che spesso vengono fatti passare avanti agli italiani nelle stesse condizioni.

È pure fantasiosa la ricostruzione della via vicissitudine : sono stato 18 ore in una corsia, ma non abbandonato, visto che ho dichiarato che i medici mi avevano visitato. Insomma, e’ chiaro che il sig. Pellegrini teme un mio successo elettorale e critica gli argomenti che ho evocato perché sa bene che sono i problemi che le persone ogni giorno affrontano, spesso ricevendone amarezze.

Inutile commentare l’aspetto del presunto razzismo. Non lo sono mai stato e mai lo sarò . Affermare che prima degli stranieri arrivano gli italiani non mi pare razzismo, ma solo rispetto per una storia e una civiltà che ne meritano tanto. Se andrò in Senato dimostrerò che la faziosità non mi appartiene e sarò a disposizione di tutti i versiliesi, senza alcuna distinzione”.

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ultimo aggiornamento: 04-02-2013


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