VIAREGGIO. “Una novità sconcertante, che va oltre tutto quello che avevamo visto accadere nel mondo del lavoro, sta accadendo nel mondo delle farmacie municipali: dopo che il contratto nazionale era scaduto A.S.So.Farm., che a livello nazionale organizza le farmacie municipali – le cosiddette comunali -, ha mandato una comunicazione dove disdice e recede dal contratto nazionale di lavoro. Poi, in modo unilaterale, ha predisposto un regolamento e lo ha mandato alle aziende chiedendo di applicarlo al posto del contratto. Molte aziende municipali hanno aderito a questa novità per cui le regole del lavoro non si contrattano, ma si dispongono in modo unilaterale.” Lo scrivono in una nota i segretari provinciali delle sigle sindacali Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs-Uil.

“Il problema è dunque di metodo oltre che di merito, essendo il regolamento peggiorativo, e contrasta con i più elementari diritti costituzionali e del lavoro, le regole si concordano con i contratti collettivi e non con i contratti individuali. Marchionne diventa, dunque, un dilettante.

“Le organizzazioni sindacali hanno a tutti i livelli protestato ed a Lucca si è chiesta la convocazione presso la Prefettura al fine di conciliare la pratica: proprio stamani giovedì 7 febbraio è avvenuto l’incontro in Prefettura ove erano presenti le aziende municipalizzate che gestiscono le farmacie in provincia di Lucca tra cui c’erano quelle che operano nei comuni di Altopascio, Camaiore, Lucca e Bagni di Lucca (gruppo alliance), Massarosa, Pietrasanta, Viareggio e Forte dei Marmi. C’era anche un rappresentante di A.S.So.Farm, mentre per i sindacati dei lavoratori c’erano Massimiliano Bindocci e Lino Giovannelli (Filcams), Giampiero Guidi (Fisascat) e Giovanni Sgrò (Uiltucs) con una delegazione di rappresentanti aziendali.

“La richiesta sindacale di non applicare il regolamento che A.S.So.Farm ha predisposto unilateralmente al posto del contratto nazionale è stata accettata e fatta propria in rispetto delle regole elementari del diritto del lavoro e dei valori costituzionali dalle aziende municipali e dalle amministrazioni di Pietrasanta, Massarosa, condivisa da Camaiore che pertanto, ad oggi, non adottano tale regolamento.

“Invece Viareggio e Forte dei Marmi hanno deciso di adottarlo, ma si sono riservate una settimana per ripensarci, vista l’entità politica e legale della questione. Più arrogante ed indisponibile l’atteggiamento di Lucca e Bagni di Lucca dove l’azienda municipale è prevalentemente privata e di Altopascio dove l’azienda ha deciso che di “condividere” le regole se ne fregano scegliendo di adottare un regolamento unilaterale, mentre Viareggio e Forte dei Marmi hanno adottato questo regolamento convinti addirittura di essere nel giusto, ma si sono riservate il diritto di ripensarci.

“È stato comunque deciso di aggiornarsi tra una settimana. Nel frattempo, sarà chiesto un incontro ai sindaci di Lucca, Forte dei Marmi ed Altopascio, oltre al commissario di Viareggio, perché la legge e la costituzione parlano chiaro ed è dovere di tutte le amministrazioni rispettare le regole ed i più elementari principi di civiltà.

“Ovviamente nei Comuni dove si applicherà questo regolamento si pone un problema di scelte da parte di chi amministra, e un problema pratiche perché sarà indetto lo sciopero in quelle stesse località.”

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