MASSAROSA. Presidio stamani dei lavoratori rimasti esclusi dalla cassa integrazione davanti l’impianto di selezione e compostaggio dei rifiuti di Pioppogatto, nel Comune di Massarosa.

Tra loro diversi rappresentanti del sindacato Cobas. “I lavoratori di Pioppogatto – dicono –  reclamano il diritto di lavorare nell’impianto di raccolta e selezione rifiuti, i Cobas si assumono l’impegno di salvaguardare e garantire il rispetto dell’accordo che prevede la rotazione della cassa integrazione affinché non si creino discriminazioni. Vogliamo che sia garantito lo stesso trattamento a tutti i 38 lavoratori”

Il Cobas ripercorre le ultime fasi dell’accordo. “I sindacati confederali, lo scorso 28 dicembre, hanno concluso l’accordo davanti al Prefetto, all’Assessore provinciale, al Cav (Consorzio Ambiente Versilia ), all’azienda Ve.ra. In tale occasione è stata sottoscritta la cassa integrazione a  rotazione tra tutti i 38 operai. 
Attualmente i lavoratori che lavorano nell’impianto di Pioppogatto sono 13, i restanti 25 sono in cassa integrazione da luglio e ancora non hanno fatto 1 ora di lavoro. Non mancano poi i lavoratori con contratti a tempo determinato di pochi giorni, eppure tutti avrebbero dovuto essere assunti con contratto a tempo indeterminato”.

Quindi la denuncia: “Contratti precari, mancata rotazione della cassa, disparità di trattamento sono sotto gli occhi tutti e con il silenzio dei sindacati confederali che nell’accordo siglato il 28 dicembre hanno sottoscritto deroghe sia all’articolo 11 del contratto nazionale sia alla stessa Legge Fornero sui tempi di pausa tra un contratto a tempo e l’altro.  Con queste deroghe aumenta la precarietà, l’impianto non riceve l’adeguata manutenzione e i necessari investimenti  a salvaguardia della sicurezza e salute dei lavoratori. Noi Cobas chiediamo lavoro per tutti i dipendenti”.

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