LUCCA. Prospettive, sviluppo, messa a punto e prossime iniziative del progetto Sprar (Sistema di PRotezione per richiedenti Asilo e Rifugiati) sono state oggi  al centro del convegno tenutosi a Palazzo Ducale dove si sono riuniti i rappresentanti degli enti che aderiscono al programma del Ministero dell’Interno: la Provincia di Lucca (ente capofila sul territorio dal 2008), i Comuni di Borgo a Mozzano, Capannori, Castelnuovo Garfagnana, Gallicano e Lucca, l’azienda Asl 2 di Lucca e l’Arci.

A fare gli onori di casa l’assessore provinciale alle politiche sociali e giovanili Federica Manieri che ha ricordato come il progetto si occupi di accogliere, tutelare e integrare i richiedenti asilo e i rifugiati, con attività che spaziano dall’assistenza sanitaria e sociale alle attività multiculturali, dall’inserimento scolastico di minori all’insegnamento dell’italiano, dalla mediazione linguistico-culturale all’informazione legale e ai servizi per l’alloggio, nonché alla formazione.

Avviato nel 2001, il progetto di accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati, poi identificato con l’acronimo Sprar dal Ministero dell’Interno nel 2005.

Ad oggi il progetto ha permesso la presa in carico – sul territorio della provincia di Lucca – di 97 persone che hanno avuto la possibilità di vedere salvaguardati i loro diritti e di venire accolti nelle comunità locali con uno specifico percorso di integrazione.

Nel corso della giornata sono intervenuti, tra gli altri, l’assessore regionale al Welfare, Salvatore Allocca, il dirigente del servizio politiche giovanili, sociali e sportive della Provincia, Rossana Sebastiani, la direttrice del servizio centrale Sprar, Daniela Di Capua, il responsabile Welfare Anci Toscana, Luca Pacini.

L’occasione è servita anche per discutere l’ampliamento della rete e progettare le attività per il triennio 2014-2016.

 

 

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