CAMAIORE. Il G.P. Camaiore ha vissuto il suo consueto preludio nella consegna del “Premio Sport”, che ha visto la Scuola Media Rosso di San Secondo di Capezzano Pianore quale inedita location dell’evento.

Un riconoscimento istituito nell’ormai remoto 1966, voluto e portato avanti fino ai giorni nostri dall’Amministrazione Comunale di Camaiore che quest’anno ha inteso premiare la Squadra Nazionale Paralimpica di Ciclismo, rappresentata nell’occasione dal tecnico Mario Valentini e dall’atleta Giorgio Farroni. Accompagnati da Alfredo Martini, figura nobile dello sport delle due ruote, gli ospiti si sono sottoposti alla raffica di domande che gli studenti, fortemente coinvolti, hanno loro avanzato.

Mario Valentini, sollecitato da Fabrizio Diolaiuti – conduttore del vernissage – ha mostrato una profonda umanità, perfettamente coniugata a una indiscutibile competenza tecnica. Doti che nel corso della sua lunga carriera, gli hanno permesso di confezionare un ineguagliabile palmares di successi.

“È la prima volta che la nostra Nazionale riceve un riconoscimento che intende premiare il concetto di collettivo. Siamo onoratissimi di questo, perchè è soprattutto attraverso questa filosofia che si realizzano poi le nostre imprese. La logica di gruppo e la voglia di creare qualcosa tutti insieme” – ha spiegato l’esperto cittì agli studenti e a tutti i presenti nell’aula magna, aggiungendo poi come «valutando il loro impegno e la loro straordinaria abnegazione, mi chiedo se il disabile non sia piuttosto io, assolutamente deficitario nei loro confronti, in moltissimi contesti”.

Apprezzamenti poi ribaditi da Alfredo Martini che rivolgendosi agli studenti, ha voluto lanciare un messaggio improntato all’ottimismo: “Non lasciatevi influenzare da chi dice che le cose vanno male. Buttatevi verso la vita. Voi rappresentate il domani che tutti auguriamo possa essere migliore di oggi. Non c’è niente di più brutto che togliere la speranza alla gente” aggiungendo, sempre rivolgendosi alla schiera di adolescenti presenti, che “lo studio può conciliarsi ottimamente con lo sport. Guai a ritenere che essi non possano essere compatibili. Anzi, l’uno può essere propedeutico per l’altro”.

Infine, il Presidente onorario della nostra Federciclismo ha voluto lanciare un’ultima esortazione prendendo spunto proprio dagli atleti diversamente abili: “Dovete essere fedeli alle scelte che farete nella vita. Ponderarle bene e poi crederci fino in fondo. Non vi lasciate andare, non perdetevi d’animo. L’uomo possiede un’incredibile forza interiore e questi atleti sono la massima espressione di tale concetto”.

È stata poi la volta di Giorgio Farroni – medaglia d’argento alle Olimpiadi di Londra nella corsa in linea mixed T1-T2 del 2012, pluridecorato come campione italiano su strada, in pista e a cronometro – che si è sottoposto alle domande e alle curiosità degli studenti. “Perché hai scelto il ciclismo? Sei stato condizionato in questa scelta? Hai mai vissuto momenti meno belli nel corso della carriera?”. Reattivo e diretto, non si è fatto attendere l’atleta nelle risposte. “Non mi sono lasciato condizionare da nessuno. Soltanto la mia testardaggine e la propensione all’agonismo hanno determinato la mia scelta. Mi piace l’agonismo e confrontarmi in gara con l’avversario e il cronometro. I momenti peggiori? Ogni sconfitta è uno stimolo a rimediare. Ogni vittoria, uno stimolo in più per fare meglio”.

Nel momento della premiazione era presente l’Amministrazione Comunale in larga scala: il Sindaco Alessandro Del Dotto, l’Assessore alla Cultura e lo Sport Veronica Cortopassi, l’Assessore all’Istruzione Sandra Galeotti, concludendo con il rappresentante dell’Assessorato che ha la titolarità della corsa: Carlo Alberto Carrai, Assessore al Turismo.

L’opera, realizzata dall’artista Enrico Morelli, rappresenta la sfera, simbolo primordiale della circolarità della vita.

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