MASSAROSA. Rischio crollo per i controsoffitti, appesantiti dalle continue infiltrazioni di acqua dal tetto. Lavaggio dei filtri non a norma, con conseguenti problemi igienico-sanitari per le vasche. Differenziali per l’energia elettrica che non saltano in caso di sovraccarico. Pavimenti scivolosi davanti gli spogliatoi.

La situazione descritta è quella che riguarda la piscina comunale di Massarosa (al centro, ieri, di un altro caso, riguardo il pagamento dei servizi per i portatori di handicap). Ma a denunciare lo stato al limite del tollerabile delle struttura sportiva pubblica non è un comune utente, non è un avversario politico di questa amministrazione. La denuncia è nero su bianco in una lettera inviata dai gestori della stessa piscina (Aquatica) al Comune di Massarosa.

Nella lettera la gestione sottolinea la necessità di alcuni interventi urgenti. Tra questi la “verifica dell’impermeabilizzazione della copertura. Ci sono svariate infiltrazioni piovane sulla copertura che, oltre al gocciolamento, provano l’appesantimenti dei pannelli del controsoffitto con il conseguente pericolo di crollo della struttura. A causa delle infiltrazioni – aggiunge Aquatica – si verificano inoltre corto circuiti”.

La società segnala anche il “pavimento scivoloso nella zona spogliatoi dove con la presenza minima di acqua sul terreno, si sono già verificate diverse cadute”.

Poi c’è la parte, se vogliamo, ancora più grave: i rischi igienici e per la salute. La ditta lamenta infatti anche il malfunzionamento della pompa sommersa per lo smaltimento dei controlavaggi. “Non è in grado – spiegano – di smaltire efficacemente la quantità di acqua per il lavaggio dei filtri. In più occasioni abbiamo dovuto sospendere l’operazione per il rischio di allagamento della centrale, ma con i conseguenti rischi di carattere igienico-sanitario”. Se poi manca la corrente, peggio: “l’acqua per il principio dei vasi comunicanti torna indietro – spiegano – e allaga i locali interrati”.

Non è finita qui. “In caso di sovraccarico o corto circuito – aggiunge Aquatica – non intervengono i differenziali magnetotermici dei quadri, ma lo sgancio avviene direttamente nella cabina elettrica esterna, dove tra l’altro non avremmo il permesso di accedere”

Problemi urgenti, da risolvere quanto prima insomma, per la sicurezza di chi la piscina la usa tutti i giorni e per la sicurezza di chi ci lavora. Poi ci sono tanti altri problemi, segnalati dal gestore della piscina: non funziona il motore per l’aria, non funziona l’addolcitore, i servizi per disabili sono privi di riscaldamento, non si capisce se l’impianto fotovoltaico sul tetto funzioni davvero, ci sono diverse tubazioni al soffitto penzolanti.

Intanto ieri sera in consiglio comunale c’è stata la discussione sul tema della piscina e del contributo chiesto ai disabili. “Il sindaco – spiega il capogruppo Pdl Fabio Francesconi che aveva sollevato il caso – ha ammesso che il contributo viene chiesto, anche se in base all’Isee. Abbiamo però ottenuto l’impegno dalla giunta perché riprendano in considerazione questa scelta che, ribadiamo, non troviamo giusta”.

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