(foto VersiliaToday)
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CAMAIORE. Salviamo il Rally di Camaiore. Questo l’appello lanciato oggi dagli appassionati di rally che si sono ritrovati nella zona artigianale delle Bocchette per manifestazione il loro disappunto nei confronti del Comune di Camaiore.

L’amministrazione infatti è rea, a loro dire, di aver tagliato l’intero contributo previsto sia per il Rally di Camaiore che per il Rally di Carnevale, mantenendo invece intatte le spese per altre manifestazioni. “Capiamo il momento di difficoltà degli enti pubblici – dicono – e avremmo capito un taglio sul contributo. Ma perché penalizzare solo noi?”.

A manifestare rallysti, appassionati dello sport, meccanici e rappresentanti di ditte che a Camaiore (ma anche nel resto della Versilia) vivono con queste manifestazioni. La scelta insomma penalizzerebbe non solo quelli che amano lo sport, ma anche professionisti che da anni si dedicano a questa attività: chi come meccanico sulle auto, chi perché noleggia le autovetture per le gare. Senza contare l’indotto: hotel, ristoranti e bar che, in un periodo non proprio allettante per il turismo, per qualche giorno lavorano con i mezzi degli equipaggi (6 per ogni auto), fan e tifosi al seguito.

La manifestazione si è svolta pacificamente, davanti ad una serie di auto da rally messe in semicerchio. Tra loro anche Pier Francesco Pardini, che in questi giorni ha raccolto circa 400 firme per chiedere all’amministrazione un cambio di rotta. “Non pretendiamo niente in particolare – dice Gionata Bianchi, pilota di rally – ma solo di avere un incontro con l’assessore allo sport, Veronica Cortopassi, per chiarire la nostra posizione. In rally in

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queste zone non è solo un sport per pochi, è una manifestazione che appassiona e coinvolge tante persone dalla Toscana e da fuori”.

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