FORTE DEI MARMI. “Stiamo lavorando ormai da settimane al Bilancio  – hanno spiegato in un incontro stampa, il sindaco Umberto Buratti e il suo vice Molino – e  ci siamo posti un obiettivo sociale altamente rilevante: quello di dimezzare l’IMU sulla prima casa. I tempi dell’ICI che portava circa 7 milioni di euro nelle nostre casse comunali,    sono mutati e l’IMU ha più che raddoppiato gli introiti,  tra  la parte spettante per legge al Comune e quella che è andata direttamente allo Stato. In tutti i casi  però il risultato è stato  che a fronte del raddoppio dell’esborso dei cittadini si sono sottratti  una decina di milioni di euro dai consumi in un territorio esiguo come il nostro, con una insignificante, se non nulla, ricaduta in zona. Un fatto che ci ha fatto riflettere attentamente e che dovrebbe indurre anche altri sindaci a farlo”.

“Così abbiamo messo mano al nuovo bilancio preventivo – precisa Molino – con l’obiettivo di dimezzare quel 4 per mille che era l’aliquota dell’IMU 2012 per portarla al minimo del 2 per mille. Questo basandoci ovviamente sulle leggi in vigore, ma speriamo ancora di qui a giugno quando il bilancio andrà approvato, che le forze politiche esprimendo un nuovo Governo – visto che un po’ tutte si sono dichiarate  su questa linea di ridurre la pressione fiscale sui cittadini – possano consentire anche interventi più decisi. Per parte nostra  siamo sicuri che con questa decisione potremo già far respirare molte famiglie.”

“Prevediamo inoltre di lavorare anche sulla categoria D quella che comprende alberghi e stabilimenti balneari, per ridurre di almeno un punto anche l’aliquota di loro competenza, in vista della Tares, la nuova tassa sullo smaltimento dei rifiuti che chiederà la copertura totale delle spese con relativi aumenti. “Anche se io ritengo – ha  proseguito poi Buratti –   che se nuovo Governo ci sarà questo farebbe meglio a rinviare l’applicazione della stessa Tares  di almeno un anno”.  Lo stesso Sindaco del Forte  ha poi confermato che al Forte neanche per il 2013 si applicherà la tassa di soggiorno, “una tassa che ha creato più problemi di quanti ne voleva risolvere  – ha detto – anche perché di fatto  manca il sostituto d’imposta e quindi diventa spesso inesigibile”.

“In questo frangente  – ha invece  evidenziato Molino  – va segnalato anche il fatto sicuramente positivo di vietare  ai Comuni l’utilizzo degli oneri di urbanizzazione per la spesa corrente, riservandoli solo alle opere pubbliche, ma va anche detto che per noi ciò significa non far andare più almeno due milioni di euro nella spesa corrente  che dovrà fare a meno di molte cose”.

“Ma c’è pur sempre un risvolto  della medaglia – ha proseguito il sindaco Buratti  –  perché questo sforzo di ridurre l’IMU sulla prima casa e in altre situazioni, come misura di aiuto sociale alle famiglie del Forte, pone la questione di  ridurre le spese in maniera altrettanto pesante e decisa. Dico questo non con la voglia di mettere le mani avanti, ma con la consapevolezza del buon padre di famiglia. In questa fase è giusto chiedere di meno ai contribuenti cittadini  ma dovremo anche spendere di meno. E mi appello ai singoli e alle associazioni cittadine perché siano solidali con noi nell’aiutarci a ridurre le spese nei settori non indispensabili. C’è una strada sola: quella di risparmiare dove è possibile e quella percorreremo senza però far venire meno i servizi importanti, come la scuola o il sociale. E non abbiamo alternative a questo, dal momento che da quest’anno i trasferimenti statali non ci saranno più, e da Roma non arriverà più un centesimo,  di conseguenza se i cittadini vorranno il superfluo la strada sarà solo  quella inversa  a quella che abbiano imboccato noi,  e cioè tornare ad aumentare l’IMU”.

 

 

 

 

 

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